Mondo Inter

Bergomi: «Inter senza tenuta mentale! Dei gol subiti al derby uno più grave»

Bergomi critica l’Inter per l’atteggiamento mostrato nel derby di sabato e non solo. Nel suo lungo intervento durante la trasmissione Sky Calcio Club, l’ex difensore e capitano nerazzurro trova diversi errori.

SMESSO DI GIOCARE – Giuseppe Bergomi inizia la critica dal nuovo blackout nel derby: «Fino al gol dell’1-1 l’Inter era in controllo. Addirittura il Milan si era un po’ snaturato, aveva spostato Sandro Tonali a sinistra per aiutare Theo Hernandez: in alcune zone del campo soffriva ed era in inferiorità numerica. Siamo sempre pronti a fare le pulci a Samir Handanovic, quando prende un gol mezzo e mezzo, ma lo 0-1 lo fa partire lui. Dopo il gol si sentiva più tranquilla e cerca la giocata: la forza del Milan è che ti viene a prendere e, se sbagli, ripartenza veloce e gol. Lì sbaglia, perché Stefan de Vrij esce per farsi dare la palla e la difesa è aperta».

DI TESTA ZERO – Bergomi trova una lacuna pesantissima: «Io sottolineo una cosa importante, ossia che è la tenuta mentale di questa squadra che non c’è. Fa 1-1, fine primo tempo e inizio secondo tempo esce dalla partita per rientrarci coi cambi. Poi se pareggia come occasioni lo meritava anche, però tutto il resto è preoccupante. Puoi pareggiare, subire gol ma stare in partita: il Milan ci sta sempre. L’Inter è una squadra che vuole dominare la partita, perché vuole palleggiare».

GESTIONE DISCUTIBILE – Bergomi si sofferma sulle scelte di Simone Inzaghi: «Io sono convinto che in questa prima parte, fino a novembre, più riesci a coinvolgere più giocatori più è importante. Adesso si gioca ogni tre giorni, però ci sono determinate partite che sono diverse da altre. Tipo il derby? Esatto. Emotivamente vedevo più pronto Edin Dzeko di Joaquin Correa, anche se arriva da una partita non fatta bene c’è sempre. Fa bene la prestazione anche quando entra e fa giocare bene anche Lautaro Martinez. Anche Federico Dimarco, quando entra da difensore, ha un’energia diversa. L’Inter deve ritrovare la ferocia agonistica nella fase difensiva: non puoi pensare di dominare sempre la partita. Devi pensare di ritrovare quella cattiveria agonistica di difendere il risultato».

PERSONALITÀ MANCANTE – In conclusione, Bergomi si sposta sul carattere: «Mancano i leader all’Inter? L’anno scorso è successo e si è avvertito. Antonio Conte è un allenatore diverso da Inzaghi, quest’ultimo gioca meglio ma è diverso. Un leader lo trovo in Romelu Lukaku, nel derby è un’assenza che ha pesato. Il gol subito più grave è quello di Olivier Giroud: era in superiorità numerica, bastava fare un passo avanti verso di lui anziché indietro. Quando hai la cattiveria agonistica quel gol non lo prendi».

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