Marotta: “Inter, risultati positivi! Lautaro Martinez non chiede la cessione”
Beppe Marotta, prima di Inter-Sampdoria, recupero della venticinquesima giornata di Serie A, ha parlato come di consueto ai microfoni di “Sky Sport”. L’AD sport nerazzurro ha detto la sua sul percorso della squadra di Conte, sulle ultime tredici partite di campionato e sul futuro di Lautaro Martinez.
RIPRESA INTER – Beppe Marotta prima di Inter-Sampdoria ha parlato della lotta scudetto: «Le parole di Antonio Conte sono uno stimolo, ci sono tredici partite per cui può succedere di tutto. Da stasera dobbiamo essere carichi e motivati».
SU LAUTARO MARTINEZ – Marotta ha parlato nello specifico di Lautaro Martinez, oggetto di mercato della prossima sessione: «Ha fatto un inizio di stagione straordinario, è giovane e ha qualità. Dalla sua ha tante squadre che lo vorrebbero trattare. L’Inter non intende vendere i suoi giocatori, di conseguenza se i giocatori non manifestano concretamente la volontà di andare via noi ce lo teniamo ben stretto. I giocatori sono fermi da tre mesi, dobbiamo essere tranquilli, una partita da sola non fa testo. Non dobbiamo valutarlo contro il Napoli ma per quello fatto prima. Lui non ha manifestato la volontà di andare via. È lusingato dall’interesse di alcuni club».
PROCESSO INTER – Marotta ha espresso la sua opinione riguardo il percorso dell’Inter: «Sta a noi come dirigenza in sostanza alzare il livello qualitativo della squadra. La famiglia Zhang è qui per essere protagonista, noi ci stiamo adeguando secondo le linee guida. Abbiamo iniziato un percorso la scorsa stagione, i risultati positivi si sono visti e vogliamo toglierci qualche soddisfazione».
CONSIGLIO FEERALE – Marotta conclude parlando delle scelte della Lega Serie A e Consiglio Federale: «La gente vuole tornare alla normalità, sta a noi alleviare questa sofferenza, attraverso il calcio c’è voglia di spensieratezza ed è questo il pensiero principale che ha portato il movimento calcistico a decidere una ripartenza. Dobbiamo vedere quale sarà la reazione del campo. Abbiamo tentato di proporre alla Federazione alcune situazioni che erano frutto di consensi ma in consiglio federale si è espresso in maniera diversa. Questo non è un dramma ma da parte delle Istituzioni calcistiche un modo diverso di concepire la fine del campionato. Ci adeguiamo».