Interviste

CONFERENZA – Guardiola, Dias e De Bruyne alla vigilia di Manchester City-Inter

Guardiola, Ruben Dias e De Bruyne sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Manchester City-Inter. L’allenatore e i due giocatori hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 18.15. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

19.00 Finisce qui la conferenza stampa di Guardiola, De Bruyne e Ruben Dias, adesso l’allenamento di rifinitura del Manchester City.

Guardiola, quali sono i giocatori più importanti per l’Inter?

Onana è un grandissimo portiere, sa muovere molto bene la palla. Bastoni è eccezionale, ha grandi qualità e sa trovare gli attaccanti con i suoi passaggi. Dovremo difendere al meglio possibile per evitare queste connessioni, sarà difficile ma domani dovremo trovare una soluzione.

Quanto bisognerà avere un equilibrio tra cose preimpostate e iniziative?

Il nostro piano ci dà più sicurezza, va bene sapere cosa fare. Ma ci sono dei momenti in cui devi essere folle, se magari la partita non sta andando bene puoi mettere due attaccanti in più oppure se devi difendere negli ultimi minuti puoi mettere sette difensori. Qui non c’è tattica, devi essere stabile nelle finali e mantenere tanto autocontrollo. Loro sono dei maestri a difendere, dovremo essere pazienti. La questione è che quando saremo 0-0 dovremmo pensare di essere sotto, mentre gli italiani quando sono 0-0 pensano di essere in vantaggio. Bisogna rimanere stabili in ogni circostanza.

Quanto cambia giocare contro una squadra che ha due attaccanti, rispetto a quelle con un solo centravanti? Come vede Lautaro Martinez?

È chiaro che cambia giocare con due attaccanti, con l’Inter che ha poi cinque giocatori dietro. Le nostre uscite e transizioni devono essere differenti, poi Lautaro Martinez sta giocando benissimo nell’ultimo periodo. Ha vinto i Mondiali, in area la sua finalizzazione è buona. Siamo in finale di Champions League, evidentemente entrambe hanno fatto qualcosa per esserci.

Ci sono similitudini con la finale di FA Cup?

È una partita diversa, in una competizioni diversa. Cerchiamo di fare sempre una buona partita, domani sarà lo stesso: vogliamo avere un piano e un’idea, che vada al meglio. Ma siamo pronti, riteniamo di essere pronti. I giocatori hanno dato il meglio e dobbiamo rispettare gli avversari.

Quali sono i segreti dietro il successo del calcio di Guardiola?

Avere buoni giocatori. Avere Messi in passato e avere Haaland ora, questo è il segreto. Non sto scherzando, è la verità (sorride, ndr). Abbiamo una squadra forte, con determinate idee. Poi un manager non ha mai segnato dei gol, mai: sono i giocatori, e ne abbiamo di eccezionali.

Haaland ha avuto un expected goal di 9.6 nelle ultime due partite.

Domani sarà pronto per vincere la Champions League.

Guardiola, cosa può dare più difficoltà del gioco dell’Inter?

Tantissime cose. Una squadra abituata a difendere, si parla molto delle squadre italiane che sanno difendere ma l’Inter lo sa fare molto bene, per loro lo 0-0 sarebbe una vittoria. Ha un grande portiere, poi Bastoni, Acerbi e Darmian sono molto effettivi. Sanno muoversi molto bene con gli attaccanti, da Dzeko a Lautaro Martinez e Correa. Ha capacità e sanno essere pericolosi, ti attaccano all’interno oppure girano e sanno distruggerti. Domani cercheremo di difendere nel miglior modo possibile, sia alti sia bassi, poi quando avremo la palla dovremo fare una buona partita.

Come sarà l’atmosfera domani?

Ci sarà da festeggiare, sia per i tifosi dell’Inter sia per quelli del Manchester City. Quello che è successo nel passato è il passato, la Champions League è la miglior competizione possibile e chi è qui è per supportare.

Quanto ha visto i giocatori concentrati sulla partita?

Come in ogni partita della stagione. Sappiamo quanto è importante questa competizione, poi non controllo le opinioni che hanno le persone prima della partita. Abbiamo provato ad allenarci al meglio, poi è una partita di calcio e la squadra dovrà giocarla al meglio. Se guardiamo alla storia della competizione l’Inter è più grande di noi, ma questo non importa. Adesso è il momento della finale di Istanbul e dobbiamo fare la miglior performance, questo sarà importante.

Vincere la Champions League è un sogno o un’ossessione?

Senza dubbio un sogno. Dobbiamo raggiungerlo, è una cosa positiva avere un desiderio del genere. Ma per noi è un sogno.

18.48 Ecco Guardiola.

18.47 Finisce De Bruyne, fra poco tocca a Guardiola.

Questa stagione è stata molto lunga, con in mezzo anche la sosta per i Mondiali. Quante energie sono rimaste?

Credo abbastanza per domani. Se stai bene puoi giocare, poi mentalmente è molto più difficile che fisicamente. Ma non vedo nessun problema per domani, la motivazione e l’energia ci sarà in entrambe le squadre. Poi la stagione sarà finita e ci potremo riposare.

Com’è l’ambiente interno della squadra rispetto a due anni fa?

Non vedo grandi differenze. Solo che abbiamo giocato una finale la settimana scorsa, due anni fa avevamo avuto delle settimane in più di preparazione. Abbiamo giocato quei novanta minuti contro il Manchester United, per il resto non vedo altre differenze.

Può influire il ricordo della sconfitta col Chelsea nella precedente finale di Champions League?

Non lo so. Abbiamo perso due anni fa, non siamo stati abbastanza bravi all’epoca. Ho avuto buoni momenti in carriera e altri meno buoni, fortunatamente abbiamo un’altra opportunità per poter vincere questa competizione e dovremo essere bravi.

Quanto significa vincere la Champions League per il Manchester City?

Ogni giocatore professionista vuole vincere la Champions League. Per farlo dobbiamo essere squadra, per poter competere al meglio in questa competizione splendida. Qui competi contro i migliori giocatori e le migliori squadre al mondo.

De Bruyne, affrontare una difesa a tre può essere un problema?

Non credo. Anche in Inghilterra molte squadre difendono a cinque, magari più col 5-4-1. Però credo che l’Inter sia una squadra più forte rispetto a queste, sa come giocare ed è molto brava a difendere. Sappiamo che sarà molto difficile.

Come si batte l’Inter?

L’Inter gioca col 3-5-2, con due giocatori offensivi che si muovono molto bene. Sa difendere molto bene, non ci aspettiamo una partita aperta ma questo nelle finali raramente succede. Non dobbiamo essere troppo nervosi, magari non ci saranno tante occasioni all’inizio ma dobbiamo continuare a giocare come sappiamo ed essere tranquilli. Sperando di trovare le opportunità giuste per segnare dei gol.

Ritieni di essere un tutt’uno con Haaland?

No, preferisco mia moglie (ride, ndr). A volte hai un feeling speciale con un giocatore, sai cosa fa lui e lui sa cosa fai tu. È riuscito a inserirsi al meglio e segnare con una straordinaria frequenza, speriamo possa farlo anche domani.

Quanta soddisfazione c’è per essere a una partita dal Treble?

Volevamo vincere tutto, da quando siamo tornati dai Mondiali è quello a cui abbiamo puntato. Sono contento per quello che abbiamo raggiunto come squadra, ora vogliamo fare un altro passo avanti domani. Abbiamo fatto molto bene, con tanti giocatori che hanno reso in maniera incredibile: sono contento di questo.

Inzaghi ha detto che il Manchester City è la migliore squadra al mondo, ritieni sia giusta quest’affermazione?

Lo ringrazio. Abbiamo lavorato a lungo per giocare al meglio delle nostre possibilità. Abbiamo vinto tante partite e trofei a livello nazionale, ma tutti conoscono come ci esprimiamo. Cercheremo di fare lo stesso domani.

Sei al Manchester City da tanto tempo e ti manca solo la Champions League, quali sono le tue sensazioni?

Sì, sono qui da tanto tempo. Per me è un percorso incredibile, otto anni, ho avuto tanti momenti buoni ma in questa competizione pur avendo fatto bene non siamo riusciti a vincere. Siamo stati continui, ma è mancato l’ultimo passo. Questa finale significa molto per i tifosi, per la società e per i tifosi: sarà uno spettacolo.

18.36 Ecco De Bruyne.

18.29 Finisce la conferenza stampa di Ruben Dias, fra poco tocca a un altro tesserato del Manchester City.

Domani potrai giocare contro un attaccante come Dzeko, che ha determinate caratteristiche, oppure Lukaku. Quale dei due ti stimola di più anche come sfida personale?

Questa è una finale di Champions League, non possiamo aspettarci un lavoro facile. Altrimenti non sarebbe una finale. Conosciamo i punti di forza dell’Inter, non è solo uno o due giocatori. Sappiamo che se non diamo la giusta importanza a tutti sarebbe un errore.

Come gestire la pressione?

La amo, da molto tempo. Ti rende più concentrato, ti fa fare di più: è quello che serve in partite del genere. Dobbiamo goderci il momento, senza dimenticarcelo mai.

Hai spesso parlato alla squadra, quanto è importante questo?

Abbiamo un gruppo di cinque capitani, alla fine ognuno ha il suo ruolo e si fa avanti quando è necessario. Ma l’obiettivo principale è aiutare la squadra, mettere insieme un gruppo di giocatori dove ognuno ha il suo passato e il suo contesto. Necessitiamo di avere tutti i leader assieme, non solo in Champions League ma anche in Premier League e FA Cup. Quando arrivano questi momenti sappiamo chi deve farsi avanti e quali sono i nostri punti di forza, poi nello spogliatoio ci sono tante voci e non solo le nostre cinque.

Ruben Dias, qual è la tua sensazione alla vigilia di una partita del genere?

La aspettavo da tanto tempo. Quando arrivi a questo momento puoi sentire il valore della squadra, è un periodo speciale e devi dare il tuo massimo. Domani non sarà diverso, è una partita fondamentale e devi esprimerti al meglio per l’occasione. E noi dovremo farlo.

Ci sono differenze rispetto alla finale di due anni fa?

Tante, non solo i giocatori. La più grande battaglia che abbiamo è trovare equilibrio, in stagione spesso l’abbiamo trovato. Da quando sono qui ho sempre sentito di essere in una grande squadra, anche equilibrata. La differenza è quando arrivi alla fine, devi fare il massimo per ottenere il meglio. Poi ogni stagione il calcio cambia, noi dobbiamo ripartire ogni anno.

Il Brentford è l’unica squadra che in Premier League ha vinto due volte su due contro il Manchester City, gioca con due attaccanti. Rischia di essere la stessa cosa con l’Inter?

Ci sono tante partite in stagione, è difficile fare paragoni. Questa è solo un’altra partita per noi, ovviamente è speciale e faremo di tutto per essere pronti.

Il Manchester City si presenta da favorito, qual è il principale pericolo?

La cosa peggiore che possiamo fare è dimenticarci che siamo in una finale. Non ci sono favoriti in una finale, devi scendere in campo e iniziare a fare qualcosa.

18.21 Si parte con Ruben Dias.

18.16 In attesa dell’inizio della conferenza stampa.

18.00 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Pep Guardiola. Il tecnico presenterà Manchester City-Inter, partita in programma domani alle ore 21 italiana all’Ataturk Olimpiyat Stadyumu di Istanbul e valida per la finale di Champions League. Con lui ci saranno anche Kevin De Bruyne e Ruben Dias. Nell’attesa qui tutte le parole di Inzaghi, Calhanoglu, Darmian e Lautaro Martinez.

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