Interviste

CONFERENZA – Inzaghi e tre giocatori alla vigilia di Manchester City-Inter

Inzaghi, Calhanoglu, Darmian e Lautaro Martinez sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Manchester City-Inter. L’allenatore e i tre giocatori hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 16.15. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

17.15 Finisce qui la conferenza stampa di Darmian, Lautaro Martinez, Calhanoglu e Inzaghi, alle 18.15 parleranno per il Manchester City Guardiola, De Bruyne e Ruben Dias.

Inzaghi, cosa ha detto ai giocatori?

Chiaramente ho la fortuna di allenare giocatori che sanno giocare queste partite. Non abbiamo giocatori che hanno giocato finali di Champions League, uguale l’allenatore, però hanno giocato partite importanti. Abbiamo campioni del Mondo e d’Europa, dei giovani con grande esperienza. Dovremo gestire i particolari perché sono quelli che faranno la differenza, dovremo essere bravi domani.

Brozovic o Mkhitaryan dal 1′?

Chiaramente, per quanto riguarda le scelte, negli ultimi due mesi ho potuto fare solo scelte. Nei primi cinque-sei mesi purtroppo non ho potuto scegliere come avrei voluto fare e come sto facendo in questi ultimi due mesi, dove penso che i risultati si siano visti. È una grandissima risorsa per un allenatore poter scegliere, oggi e domani valuteremo le condizioni di Mkhitaryan che però ieri ha dato segnali. Decideremo con molta tranquillità.

Questa finale può essere un punto di svolta per il calcio italiano?

Beh, quello è naturale. Sarebbe importante per tutto il calcio italiano, per tutto il nostro movimento. Chiaramente sono molto dispiaciuto per la Roma e la Fiorentina, che hanno fatto a parer mio due ottime partite ma hanno perso. Ora ci siamo noi domani col Manchester City, ma indipendentemente da come finirà la nostra partita e dalle altre due finali credo sia stato fatto un grandissimo traguardo. Era tantissimo che non riusciva a un’italiana di arrivare a una finale europea, adesso ci siamo riusciti con tre.

Avete preparato qualcosa sui rigori?

Chiaramente, per quanto riguarda i rigori, li abbiamo provati sempre durante l’anno e li proveremo anche oggi. Sicuramente c’è grandissima attenzione. Per quanto riguarda il Manchester City la difesa è solida, in campionato ha concesso pochissimo e anche nelle coppe. Ultimamente stanno difendendo in un modo e costruendo in un altro, ma al di là dei moduli sappiamo che il Manchester City è una grande squadra. Bisognerà fare la partita che serve in finale.

Inzaghi, cosa dirà ai difensori per marcare Haaland?

Chiaramente sappiamo la forza del Manchester City, sappiamo la forza di Haaland. Chiaramente sarà un osservato speciale, come tutti i giocatori loro, però è un giocatore d’attacco. Abbiamo predisposto qualcosa, però sarà tutta l’Inter che si dovrà difendere. Dovrà essere brava a limitare non solo Haaland ma tutto il Manchester City.

Ha letto gli elogi di Zhang? Mkhitaryan può partire dall’inizio così come Lukaku?

Oggi c’è l’ultimo allenamento. Mkhitaryan ieri ha fatto il primo completo dopo ventidue giorni, ci sono buone sensazioni e dovrò decidere se usarlo dall’inizio o a partita in corso. Per quanto riguarda il presidente mi fanno piacere le sue parole ma anche che sono state delle non tanto ieri, quanto nel nostro percorso con momenti difficili. Le sue chiamate hanno sempre dato forza a me e al mio staff, perché poi trasferivo tutto a loro.

Com’è riuscito a mantenere questo clima che ha portato risultati buoni?

Chiaramente ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri, che non cambierei con nessuno. Questa rosa che ho a disposizione sono venti mesi che mi dà grandissime soddisfazioni e gioie, penso che le abbiamo regalate anche alla nostra società e ai nostri tifosi. C’è responsabilità per la partita che andremo a fare, i ragazzi si sono allenati nel migliore dei modi. Mkhitaryan e Correa sembrano essere in difesa, oggi avremo l’ultimo allenamento allo stadio mentre domani il risveglio muscolare.

Filippo Inzaghi ha detto che non dormirai stanotte, pensi di poter chiudere il cerchio visto che lui ha vinto le finali?

Vedo serenità. Chiaramente più l’appuntamento si avvicina più la tensione sale, sappiamo domani cosa rappresenta questa partita per il mondo Inter, la società e i nostri splendidi tifosi che ci hanno accompagnato tutta la stagione. Non siamo mai stati soli, i derby sono l’emblema ma non dimentico le trasferte di Plzen, Porto e Lisbona. Chiaramente quella corsa e sacrificio in più la dobbiamo fare per la nostra società e i nostri tifosi.

Domani partita per scrivere la storia?

Assolutamente sì. Domani abbiamo una grandissima opportunità per scrivere la storia del nostro club. Sappiamo che sarà difficilissimo ma ci proveremo, “insieme” è la parola che ci ha portati fin qua e insieme cercheremo di finire bene domani.

Per Inzaghi la chiave della finale sarà a centrocampo?

Il centrocampo sarà molto importante, però al di là del centrocampo io penso che domani saranno molto importanti le gambe, la testa e il cuore. Le gambe saranno importantissime per fare quella corsa in più, la testa sarà fondamentale per tenerci lucidi. Il cuore è quello che ti fa trovare in certi momenti delle energie che nemmeno pensi di avere.

L’Inter è rappresentativa della parabola di Inzaghi: tante volte è stata depennata, dicendo che non doveva essere qua. Questo essere oltre gli sfavoriti vi ha uniti ancora di più?

Assolutamente. Io lo dicevo anche ad altri vostri colleghi dopo Torino: domani sarà la cinquantasettesima partita per noi. Un percorso lunghissimo, sicuramente sono le prime cinquantasei che ci hanno permesso di arrivare alla partita di domani. Abbiamo avuto momenti difficili, dove siamo cresciuti ancora di più. Siamo passati attraverso sconfitte meritate e non, abbiamo perso giocatori importanti per tanto tempo ma i ragazzi sono stati bravissimi. Ci abbiamo messo impegno forte e questo ci ha portati qui a Istanbul. Nell’ultimo periodo, dopo aver conquistato la finale di Champions League, abbiamo avuto poco tempo per pensare a quello che avevamo fatto perché c’era una qualificazione in Champions League da conquistare e una finale di Coppa Italia. Ora siamo concentratissimi, cercheremo di lottare centimetro dopo centimetro.

La storia del calcio è piena di squadre che hanno sovvertito i pronostici, cosa ha detto ai suoi?

Noi chiaramente sappiamo domani il tipo di partita che dovremo fare. Sappiamo che il Manchester City è la squadra in questo momento più forte al mondo, l’ha dimostrato anche nelle pochissime sconfitte che ha avuto. Ma sappiamo il percorso che abbiamo fatto, siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua e faremo di tutto per fare una partita di una concentrazione incredibile, sapendo che dovremo limitare gli errori e fare il massimo per affrontare una squadra molto forte.

16.59 Finisce Calhanoglu, ora Inzaghi chiuderà la conferenza stampa.

Giocare a Istanbul è un motivo ulteriore di motivazione o dà più pressione?

Non sento la pressione. Dopo la partita col Barcellona avevo grande fiducia in me stesso e nella squadra, dopo quella partita ho visto che le cose sono andate molto bene. Questo ci ha ulteriormente motivati, per fare una grande partita. È un motivo d’orgoglio per me essere qui, farò quello che faccio sempre ossia cercare di divertirmi e giocare una partita. Ieri notte la prima cosa che ho pensato è sollevare questa coppa, una cosa che ho voluto sin da bambino. Penso sia possibile, sono fiducioso e voglio continuare.

Ti aspetti che i turchi tifino per l’Inter?

Credo che per me sia una partita molto speciale, essere qui e giocare a Istanbul è una cosa diversa. Voglio godermi questo momento, magari non succederà ancora questa finale per me. Come hanno detto Lautaro Martinez e Darmian daranno il massimo domani, so che la nostra gente in Turchia sarà con me. Gundogan lo conosciamo bene, l’unica cosa diversa è che lui gioca per la Germania. Per noi è importante che ci sia io, sarei l’unico giocatore della Turchia a vincere la coppa. È il mio sogno e proverò a dare tutto.

Calhanoglu, quale sarà il giocatore più pericoloso?

Abbiamo studiato i nostri rivali, è importante capire come giocano. Ma dobbiamo mostrare le nostre qualità senza timore, sono una squadra molto forte in fase offensiva ma anche in quella difensiva. Dobbiamo far vedere di che pasta siamo fatti, in Champions League abbiamo giocato bene e dominato certe partite. Cercheremo di contrastarli e non farli giocare.

Sei riuscito a spiegare ai compagni cosa sia Istanbul? Hai parlato con Gundogan?

C’è voluto parecchio tempo per arrivare qua, questa è una città di sedici milioni di abitanti e ho avuto modo di spiegare che città è Istanbul. Non ho avuto modo di parlare con Gundogan, è un giocatore che rispetto molto. Sarà una grande finale per entrambi, sarà una partita speciale. Lui gioca per un’altra maglia e io per la Turchia ma non importa, rispetto la sua decisione di giocare per la Germania. È comunque molto importante che ci siano due turchi in finale di Champions League.

Sarai il quinto giocatore turco in finale di Champions League, cosa significa?

Innanzitutto sono contento e orgoglioso di giocare questa finale nel mio Paese. Sono certo che il mio Paese e il mio popolo mi sosterrà, che tiferanno per me. Spero da giocatore turco di poter sollevare questa coppa e spero anche di segnare un gol, sappiamo che non sarà una partita facile e che il Manchester City è una squadra fortissima. Ma se ci mettiamo tutto il cuore possiamo farcela.

Pensi di poter segnare domani?

Perché no? Lo spero, siamo preparati bene. Speriamo di vincere, poi che segni io no non importa.

16.50 Finisce Lautaro Martinez, ora Calhanoglu.

Nel 2010 il finalizzatore era Milito, ora un altro argentino come Lautaro Martinez. È un segnale?

So quello che ha fatto Milito in questo club e in finale di Champions League. È un orgoglio per me che abbia potuto lasciare un segno in questo club, spero che domani possa riuscire a fare una grande partita, aiutare i miei compagni e ripetere quello che ha fatto Milito diventando un idolo di questa squadra.

Domani sera che partita farete?

Sicuramente la personalità non può mancare, quella è la prima cosa. Poi il cuore deve esserci sempre, quindi la voglia di vincere e alzare trofei. In questi anni abbiamo riportato trofei che a Milano mancavano da tanto tempo, domani possiamo farlo con un altro. Personalità, coraggio e petto in fuori.

Si dice che il Manchester City abbia l’ossessione di vincere, mentre per l’Inter sia un sogno. È vero?

Non lo so, ma abbiamo tanta voglia di portare la coppa a Milano. Speriamo di fare una bella partita, di portare a casa un risultato e tornare a Milano con la coppa. Poi fra ossessione è sogno è vero che è un sogno molto grande, anche molto difficile perché abbiamo fatto tanta fatica per essere qui. Dobbiamo fare di tutto per portare a casa la coppa.

Lautaro Martinez, dopo i Mondiali ritieni di essere diventato uno dei leader del gruppo?

Questa partita significa tanto non solo per me ma per tutta la squadra. Era un obiettivo, abbiamo affrontato un girone all’inizio tosto dove abbiamo incontrato il Bayern Monaco e il Barcellona. Merito nostro di passare il turno, dopo abbiamo affrontato Porto, Benfica e Milan. Siamo arrivati in finale per merito nostro, per il lavoro che abbiamo fatto col mister e il suo staff. Io ho imparato tanto, cerco di imparare ogni giorno. Sento tanta responsabilità essendo da cinque anni all’Inter, ma tutti i compagni saranno pronti per questa partita molto importante.

Per un problema fisico non potrai giocare le amichevoli con l’Argentina, per domani sei al 100%?

La questione alla caviglia è già passata. È stata una stagione molto intensa, ho giocato con molto dolore ai Mondiali però mi sono curato e sto bene. Ho parlato con Scaloni, mi ha dato del riposo per la stagione che ho avuto e la finale che stiamo per affrontare. Farò riposare la caviglia, dopo tutte le partite e le medicazioni che ho fatto per giocare ai Mondiali.

Vincere anche la Champions League renderebbe quest’anno il migliore della tua vita?

Sì. Abbiamo ottenuto risultati importanti con l’Inter come la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia, sei mesi fa ho potuto giocare e vincere in finale ai Mondiali. Ora ci tocca il Manchester City, sono contento del presente e della stagione che ho potuto fare. Speriamo di completarla nella maniera migliore.

Hai parlato con Julian Alvarez? Il Manchester City gioca tenendo molto palla.

Sappiamo che il Manchester City è una squadra molto difficile da affrontare per le qualità che ha, però siamo pronti a fare il nostro lavoro per ottenere un vantaggio. Abbiamo preparato bene la partita, nella maniera migliore, ora manca l’ultimo allenamento per limare i dettagli. Poi in campo dovremo mettere tutto quello che abbiamo preparato. Con Julian Alvarez non abbiamo parlato, l’ho invitato al matrimonio ma non è potuto venire.

Analogie e differenze con la finale dei Mondiali?

Sono le due finali più importanti che un giocatore può giocare. L’unica cosa che cambia è la maglia, le sensazioni sono le stesse: uniche, di arrivare fino in fondo. È merito del lavoro che abbiamo fatto tutto l’anno, in gruppo. Come ha detto Darmian è quello che conta, l’importante per ottenere obiettivi. Siamo all’ultimo passo e dobbiamo essere pronti per questa partita molto importante per tutto il popolo nerazzurro, la squadra e la tifoseria.

16.40 Finisce Darmian, ora Lautaro Martinez.

Quanto ti inorgoglisce il fatto che per metà quest’Inter è formata da giocatori italiani?

È bello avere tanti giocatori italiani, poi ce ne sono altri di varie nazionalità ma siamo un bel gruppo. Tutti stiamo bene insieme, c’è un grande gruppo e l’abbiamo dimostrato in questo percorso. Non solo quest’anno ma tutti questi anni.

Credi di poter raggiungere la Champions League, che l’Inter non vince da tredici anni?

L’ambizione è quella. Conosciamo le qualità del Manchester City, ma lo affronteremo con la consapevolezza che siamo una squadra forte e che abbiamo qualità per metterli in difficoltà.

Darmian, che tipo di gara avete preparato? Cosa assolutamente non dovete concedere al Manchester City?

Sappiamo tutti le qualità del Manchester City, però dovremo essere bravi durante la partita a fare le scelte giuste. Ci saranno momenti dove ci dovremo abbassare, momenti in cui dovremo andare a pressarli. Dobbiamo fare le scelte giuste, saranno determinanti.

Si è visto un bel clima, il piacere di essere in finale. Adesso che si è arrivati a Istanbul cresce l’ansia o la voglia?

Adesso ci sono tante emozioni, che ci portiamo dentro per una partita così importante. Veniamo da un buon finale di stagione, siamo in un buon momento dal punto di vista fisico e mentale e dovremo dimostrarlo domani dal 1′, scendendo in campo con la giusta determinazione.

Anche Lukaku e Mkhitaryan hanno giocato nel Manchester United.

Sicuramente sarà una partita speciale, oltre a essere una finale di Champions League. Io ho giocato nel Manchester United, sarà speciale: sicuramente faremo di tutto per noi, per la società, per lo staff e per i nostri tifosi per portare a casa questo trofeo tanto importante.

Domani riedizione di Italia-Inghilterra, come in finale agli Europei.

Noi, come fatto sempre, cercheremo di portare avanti le nostre idee a cui uniremo tanto cuore e tanto sacrificio, che sarà determinante nella partita di domani dove i dettagli faranno la differenza.

Tu hai giocato al Manchester United e li conosci, può essere un vantaggio?

Ho incontrato più volte il Manchester City, penso che conosciamo le qualità loro. Sono una grandissima squadra, gran collettivo e grandissime individualità. Dovremo fare la nostra partita per metterli in difficoltà.

16.34 Si comincia con Darmian, poi Lautaro Martinez e Calhanoglu prima di chiudere con Inzaghi.

16.18 Ancora alcuni minuti di attesa.

16.00 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Manchester City-Inter, partita in programma domani alle ore 21 italiana all’Ataturk Olimpiyat Stadyumu di Istanbul e valida per la finale di Champions League. Con lui ci saranno anche Hakan Calhanoglu, Matteo Darmian e Lautaro Martinez. Nell’attesa qui le ultime novità della formazione avversaria.

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