Inzaghi: «Risposta ad Allegri? No! Ci siamo tappati le orecchie»

Ultima conferenza della stagione in casa per Inzaghi, visto che l’Inter tornerà a giocare al Meazza solo con l’inizio del prossimo campionato. Ecco le sue parole in sala stampa dopo il 3-2 all’Atalanta.
CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi nel post partita di Inter-Atalanta.
Era la partita decisiva?
La finale forse non l’abbiamo nemmeno festeggiata, perché sapevamo dell’importanza della partita di stasera. Il mio abbraccio ai ragazzi è per il ringraziamento. Loro sono in campo ogni quarantotto ore, hanno tirato fuori energie che non pensavo avessero.
I complimenti di Guardiola le danno fastidio?
No, mi fanno piacere. Sappiamo che il Manchester City è la squadra migliore al mondo col miglior allenatore del mondo, però questa finale la prepareremo nel migliore dei modi con le nostre caratteristiche che ci hanno portati a Istanbul.
Inzaghi, vuole mandare un saluto ad Allegri che voleva che l’Inter arrivasse sesta?
No, non ho sentito. In questo momento ho ascoltato poco. La carica me la danno i ragazzi per come lavorano quotidianamente, ci siamo tappati le orecchie e abbiamo dato dentro parecchio. Ci siamo guadagnati la Champions League con una giornata d’anticipo, sappiamo cosa rappresenta.
Cosa servirà in queste due settimane?
Chiaramente la consapevolezza l’abbiamo acquisita in queste ultime tredici partite. Penso che abbiamo perso a Napoli, poi ne abbiamo vinte dodici e pareggiato col Benfica, se vogliamo considerarlo un pareggio. La squadra è consapevole, adesso è giusto che stacchi per quarantotto ore. Abbiamo avuto un calendario incredibile però l’abbiamo affrontato nel migliore dei modi con partite di Champions League, semifinali e finale di Coppa Italia. I ragazzi oggi è una delle volte che mi hanno sorpreso di più, siamo tornati giovedì alle 6 dormendo ad Appiano Gentile. Volevo fare un allenamento giovedì, ma li ho mandati a casa perché non erano in grado. L’abbiamo fatto ieri anche col video, ma i ragazzi erano consapevoli dell’importanza della partita.
Qual è la chiave?
Sicuramente il recupero palla alto è un qualcosa che mi piace, poi il baricentro dipende anche da come affronti le squadre. A volte si è più alti e altre no, però due mesi e mezzo fa la parola che avevo chiesto era “insieme”: avevamo sedici partite e dovevamo farle insieme. Non si è vista la stanchezza.
Qual è la linea di pensiero di Inzaghi su Torino-Inter?
Vedremo un attimino il minutaggio. Ce l’hanno tutti, chiaramente qualcuno più di altri, ma grazie al mio staff siamo riusciti a dividerci. A Torino vedremo se giocheremo sabato o domenica, quanti giorni avremo: andremo a fare la partita come dovrà essere fatta.
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