Inzaghi: «Inter, c’è amaro in bocca. Cuadrado? Un campione!»
Conferenza da Torino per Inzaghi nel post partita di Juventus-Inter. Dalla sala stampa dell’Allianz Stadium arrivano le considerazioni del tecnico sull’1-1 nel derby d’Italia di stasera.
CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi nel post partita di Juventus-Inter.
C’è rammarico?
Amaro in bocca perché volevamo vincere e per il gol concesso. Abbiamo avuto un ottimo approccio contro un’ottima squadra, dovevamo essere bravi sul gol perché sapevamo che tipo di partita sarebbe venuta fuori. Sono contento perché la squadra è rimasta in partita e non si è disunita, l’anno scorso dopo il gol dello svantaggio qui ci eravamo disuniti. Siamo rimasti concentrati sapendo che non è facile fare gol alla Juventus, infatti abbiamo fatto un gol di grandissima fattura.
Oggi qualcuno non sembrava al solito ritmo.
Per quanto riguarda le prestazioni sono stati tutti bravi, dal primo al quindicesimo entrato. Non era facile giocare qui, avevamo delle defezioni come Bastoni, Pavard e Sanchez. In più avevamo Cuadrado al quale abbiamo chiesto un sacrificio: ha fatto il primo allenamento giovedì dopo cinquanta giorni, si è messo a disposizione della squadra. Dumfries è tornato dalla nazionale non al meglio, nella prima partita aveva avuto qualche problemino e nella seconda è rimasto a riposo. In questo momento abbiamo delle difficoltà.
Com’è stata la serata di Cuadrado a livello emotivo?
L’ho visto bene. Cuadrado è un campione, lo conosciamo. Sta convivendo con un problema mai avuto in carriera, un’infiammazione al tendine. Sappiamo che ci può dare tantissime cose, deve migliorare così cercando di lavorare perché gli ultimi due giorni non era a postissimo: sente ancora dolore, gli faccio i complimenti. Sapeva l’importanza della gara e che in questo momento a destra abbiamo delle difficoltà, deve continuare così sperando che le terapie gli facciano passare il dolore.
Inzaghi, Cuadrado dal 1′ mercoledì?
Non lo so, vediamo i prossimi due giorni. Dall’inizio non credo, qualcosa ci inventeremo: è un momento, con queste trasferte tutte ravvicinate in una settimana, che abbiamo qualche difficoltà. Ma riusciremo a organizzare le due partite importanti, il calendario è questo e sapevamo che dopo l’ultima sosta di novembre sarebbe stato molto negativo.
Nel secondo tempo forse è subentrata un po’ di prudenza, rispetto a come gioca l’Inter di solito. Frattesi entrato più tardi del solito è un esempio.
Sì, ma avevo i centrocampisti che mi stavano piacendo molto. In fase di possesso e non possesso facevano quello che gli avevo chiesto, probabilmente avrei lasciato anche Dimarco un pochettino di più ma sappiamo che la Juventus nelle palle inattive cresce tanto. Togliendo Dumfries per Cuadrado ho perso più centimetri e li ho recuperati col cambio di Dimarco. Gli altri li ho fatti quando la Juventus ha messo i due attaccanti, Asllani e Frattesi sono entrati più tardi del solito ma mi hanno soddisfatto.