Inter-Shakhtar Donetsk, la sfida è in fascia: Young e D’Ambrosio le chiavi
La vittoria dei duelli ha fatto la differenza contro il Bayer Leverkusen. In Inter-Shakhtar Donetsk, il lavoro dei due esterni (presumibilmente Young e D’Ambrosio) sarà fondamentale per arginare la fantasia degli ucraini di Luís Castro
ALTA VELOCITÀ – Sarà uno dei duelli fondamentali di Inter-Shakhtar Donetsk, match valido per le semifinali di Europa League. Ashley Young e Danilo D’Ambrosio, qualora Antonio Conte dovesse confermare l’undici dei quarti, avranno in mano un compito non semplice. Di fronte agli esterni nerazzurri, ecco la qualità dei due brasiliani Marlos e Taison, supportato dai terzini di spinta Ismaily e Dodô.
QUALITÀ AL POTERE – Sia Young che D’Ambrosio hanno contenuto piuttosto bene le ali di Peter Bosz nei quarti di finale. La velocità del giovane Moussa Diaby, tuttavia, aveva messo in difficoltà l’ex Torino pur portando pochi frutti in termini di giocate decisive. In Inter-Shakhtar Donetsk avranno a che fare con Marlos e Taison, entrambi 32enni, dotati di grande velocità e fantasia. Amano muoversi e dialogare nei mezzi spazi, duettando col trequartista Alan Patrick che contribuisce a rendere fluida la disposizione del terzetto alle spalle di Junior Moraes. Taison e Marlos sono molto simili nello stile di gioco e amano districarsi nei mezzi spazi con grande libertà. La filosofia di gioco di Luís Castro, però, non li esenta dai compiti difensivi, seppur flessibili nella loro intensità e interpretazione.
CATENE – Non è raro, dunque, vedere gli esterni offensivi accentrarsi lasciando campo ai terzini. La squadra di Castro ha mostrato buona pazienza nel cercare varchi attraverso una gestione piuttosto oculata del possesso palla, e manterrà la stessa filosofia di gioco in Inter-Shakhtar Donetsk. Se diventa difficile costruire in mezzo, si preferisce partire da Ismaily, terzino mancino dotato di un buon piede. Ai più attenti il nome ricorderà il preliminare di Champions League del 2012, quando Ismaily vestiva la maglia dello Sporting Braga e affrontava l’Udinese. Fu lui a mettere a segno un gol fantascientifico nella gara d’andata.
TECNICI – Tornando ai due esterni alti, in Inter-Shakhtar Donetsk entrambi avranno il compito di sovraccaricare i mezzi spazi dialogando tra loro. Junior Moraes, attaccando la profondità, abbassa la linea avversaria e lascia campo ai suoi trequartisti di esprimersi liberamente. Va detto, inoltre, che gran parte dell’undici titolare dello Shakhtar Donetsk vanta grandi capacità nel saltare l’uomo e raramente perdono la calma col pallone tra i piedi.
MECCANISMI – Fondamentale sarà l’atteggiamento dei due difensori esterni del pacchetto nerazzurro, in Inter-Shakhtar Donetsk: Diego Godin e Alessandro Bastoni (ne avevamo parlato QUI). Il loro coraggio dovrà spingere in avanti i quinti, Young e D’Ambrosio, andando a pressare direttamente Ismaily e Dodô, non esattamente insuperabili nell’uno contro uno. A catena, dunque, l’atteggiamento dei due quinti potrebbe determinare il grado di efficacia del pressing di Antonio Conte.