Udinese-Inter, tre diffidati ‘pesanti’ per Inzaghi: quale gestione in vista del derby?
Udinese-Inter, partita in programma lunedì 8 aprile al Bluenergy Stadium, mette di fronte la squadra di Cioffi in piena lotta salvezza e quella di Inzaghi sempre più diretta verso lo scudetto. I nerazzurri, soprattutto in vista del derby con il Milan del 22 aprile, devono gestire bene il pericolo diffidati
RISCHIO ALL’ORIZZONE – Udinese-Inter, Monday Night della trentunesima giornata di Serie A, si preannuncia una partita interessante per i rispettivi obiettivi delle due squadre: la salvezza e lo scudetto. La squadra di Simone Inzaghi ha un comodo vantaggio sul Milan, ovvero +14 punti, ma il desiderio di tutti è quello di conquistare il prima possibile la seconda stella. Mantenendo il vantaggio attuale, la partita scudetto potrebbe essere proprio il derby del 22 aprile, con un pericolo all’orizzonte per Inzaghi, ovvero tre diffidati pesanti: Lautaro Martinez, Henrikh Mkhitaryan e Benjamin Pavard.
Udinese-Inter, tre diffidati pesanti in casa nerazzurra: Inzaghi non ama rischiare, ma due sono intoccabili (o quasi)
Inzaghi ha sempre gestito al meglio i diffidati, ma in questo caso si parla di tre titolarissimi. Mkhitaryan per esempio le ha giocate praticamente tutte ed è in diffida ormai da settimane, ma difficilmente il tecnico piacentino con Udinese e Cagliari rinuncerà all’armeno, nonostante ci siano le alternative. Discorso diverso per Lautaro Martinez e Pavard che potrebbero anche rifiatare tra le due partite per evitare il rischio cartellino, ma l’argentino non segna da febbraio e vuole tornare al gol per dare seguito ai numeri impressionanti finora collezionati e per conquistare la classifica marcatori. Il difensore francese, che non ha ancora siglato il suo primo gol nerazzurro, ha alle spalle Yann Bisseck che tra le due partite prima della stracittadina potrebbe anche trovare spazio. Inzaghi non ama il rischio e di sicuro i suoi tre super titolari vuole averli a disposizione nella possibile partita scudetto contro il Milan.