Sanchez-Vidal, storia all’Inter quasi finita: peso economico ingombrante
Sanchez e Vidal diranno addio all’Inter. Esperienza non certamente esaltante per entrambi, in cui il peso economico è stato a dir poco troppo ingombrante
SANCHEZ E VIDAL CIAO CIAO − La storia cilena tra l’Inter e il duo Sanchez-Vidal è ormai ai titoli di coda. Entrambi lasceranno Milano, c’è da capire soltanto la prossima destinazione (vedi articolo). Storie diverse ma accomunate da un filo comune inevitabile: il peso economico. Dal punto di vista squisitamente tecnico, Sanchez ha sicuramente fatto meglio di Vidal. Soprattutto in quest’ultima stagione. Lo dicono i numeri ma anche i fatti. El Nino Maravilla è stato l’artefice del trionfo dell’Inter in Supercoppa Italiana segnando al 120′ e toccando la doppia cifra per gol stagionali (10) in 39 partite disputate. Cifre nettamente superiori al primo anno di Conte (solo 4 reti) e in continuità con quanto fatto vedere la scorsa annata (sette gol e sette assist in 30 gare di Serie A). Numeri nettamente inferiori per Vidal. In questi due anni di Inter sarà ricordato soltanto per due eventi: la rete alla sua ex Juventus e il gol in Champions League contro lo Sheriff Tiraspoll. Per il resto, tanto folklore fuori dal campo (social in primis) e poca incisività.
SANCHEZ E VIDAL: ERRORE INIZIALE
PESO ECONOMICO − In questa storia, come già accennato, c’è da registrare anche la parte meno legata al pallone: ossia il peso economico. I 7 milioni di Sanchez e i 6 di Vidal sono un ostacolo fin troppo ingombrante per non essere preso in considerazione. Soprattutto in questo preciso periodo storico. Con il calcio in generale e l’Inter (in primis) a fare la ‘lotta’ contro gli ingaggi monstre. Tale fattore in aggiunta alla carta d’identità non proprio verde spingerà l’Inter a privarsi definitivamente del duo pagando probabilmente anche di tasca propria (buonuscita). Morale della storia, non proprio in lieto fine. Ma a pensarci un po’ su, a tirarsi per prima la zappa sui piedi è stata proprio l’Inter. Decidendo di portarli a Milano nonostante l’ingaggio pesante, l’avanzare dell’età e uno stato di forma ormai verso il viale del tramonto.