Inzaghi annuncia cambiamenti nell’Inter, ma potrebbe essere già tardi
Post Fiorentina Inzaghi ha annunciato di dover mettere mano attivamente alla squadra. Un’affermazione che sembra fuori tempo massimo, o quasi.
PAROLE PRECISE – Il periodo di involuzione dell’Inter ha portato sul banco degli imputati anche Inzaghi. Se non soprattutto, per certi versi. Troppo marcata infatti la differenza tra i primi mesi e gli ultimi per non cercare responsabilità anche in chi guida la nave. Dopo il pari con la Fiorentina è arrivata una risposta diretta a questa richiesta. “Ora tocca a me” è stata la sintesi fatta da molti sulle parole di Inzaghi dopo il pareggio con la Fiorentina. Per quanto sia parzialmente fuorviante, la domanda viene immediata: perché solo ora?
CAMBIAMENTO NECESSARIO – Partiamo dal lato positivo della cosa. Inzaghi, forse, si è svegliato dal suo torpore, da quell’accidia che almeno nell’ultimo mese non gli ha fatto toccare praticamente nulla a livello tattico della sua Inter. Anche qui, una differenza netta rispetto ai primi mesi. Adesso è tutto perduto nelle sabbie del tempo, ma il tecnico nei primi mesi ha presentato tante soluzione specifiche per le varie partite. Mentre ultimamente si è come adagiato sulle certezze prima trovate e poi consolidate tra novembre e dicembre. Tornare a una gestione attiva è fondamentale. Per dimostrare personalità, gestire il gruppo, metterci la faccia. Aspettando che succeda torniamo però alla domanda: perché ora?
PERIODO DI CRISI – I problemi dell’Inter non sono esattamente una novità dell’ultima settimana. Da gennaio gli ingranaggi non girano al massimo. La sfida col Sassuolo, spartiacque dell’inizio della crisi, è datata 20 febbraio. Da allora la squadra non è mai realmente cambiata. Come idea tattica e soprattutto come approccio. Col Sassuolo tutti segnalarono un approccio svagato con un primo tempo buttato. Con la Fiorentina, pur con un risultato diverso, pure. Sempre le stesse soluzioni, con sempre lo stesso risultato. Con un’aggravante ulteriore. Fino al Torino c’era il fattore calendario che magari rendeva difficile mettere mano con pochi allenamenti. Alibi dscutibile, ma concediamolo. Per la partita coi viola Inzaghi ha avuto una settimana intera di lavoro. Per ricaricare il gruppo, motivarlo, pensare e provare soluzioni. Eppure tutto è rimasto uguale, ancora una volta. Così si spiega la perplessità sulla frase.
FUORI TEMPO – La situazione dell’Inter era pericolante da un po’. Il tempo di intervenire e cercare soluzioni c’è stato. Il momento per iniziare a lavorare attivamente era, quantomeno, una decina di giorni fa. Ora potrebbe essere già tardi tra ambiente sfiduciato, classifica che si è complicata e magari gruppo squadra leggermente scollato. Lo stesso, attendiamo di vedere sul campo i risultati. Visto che la prossima è Juventus-Inter.