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Inter, da Sensi a Esposito: quale futuro per i prestiti di ritorno?

In casa Inter diversi giocatori rientreranno dall’esperienza in prestito della stagione appena conclusa. Da Stefano Sensi a Sebastiano Esposito, passando per Valentino Lazaro e tutti gli altri, analizziamo le possibili ipotesi per il futuro.

NON DIMENTICARE – L’Inter è al lavoro per preparare la rosa in vista della stagione 2023/24. Con i dirigenti nerazzurri già attivi su diversi fronti di mercato per rinforzare la squadra di Simone Inzaghi. Che tuttavia non deve tenere conto solo della possibile permanenza di Romelu Lukaku (qui l’esito dell’incontro col Chelsea). O degli eventuali arrivi di Davide Frattesi (qui gli ultimi aggiornamenti) o Kalidou Koulibaly. Al momento, infatti, l’Inter deve considerare anche tutti i giocatori che rientreranno dai prestiti. E soprattutto dovrà decidere cosa fare con molti di loro. Ad esclusione di due.

MONETIZZARE – Il prossimo 1° luglio ad Appiano Gentile di sicuro non si vedranno Andrea Pinamonti e Lorenzo Pirola. Il primo è stato riscattato dal Sassuolo per 20 milioni di euro (giocatore più costoso della storia neroverde) ancora a febbraio, essendo scattato l’obbligo di riscatto al primo punto raccolto dagli emiliani. Il secondo invece ha disputato un’ottima stagione con la maglia della Salernitana, convincendo i campani a sborsare 5 milioni di euro per il riscatto. L’Inter ha pertanto già monetizzato queste due situazioni, liberando spazio in rosa e nel monte ingaggi (Pinamonti da solo guadagnava 2 milioni netti a stagione). Ma è lecito pensare che non saranno i soli a salutare, sebbene non tutte le situazioni contrattuali lo permettano.

Situazione contrattuale dei prestiti di rientro all’Inter

ULTIME OCCASIONI – Molti contratti dei rientranti dai prestiti scadono nel 2024. In primis quello di Stefano Sensi. Il centrocampista ormai ex Monza è forse il profilo più difficile da piazzare per l’Inter: a bilancio ha un valore residuo di 6,25 milioni di euro, ma soprattutto guadagna 2 milioni a stagione, stipendio alla portata solo delle big in Italia. Già più favorevole è invece la situazione di Valentino Lazaro, di rientro dal Torino. Anche lui ha un solo anno di contratto (a 1,5 milioni a stagione) con un valore a bilancio di circa 4,48 milioni di euro. Puntare a realizzare una plusvalenza sarà molto difficile per l’Inter, considerando le ultime stagioni non esaltanti di entrambi e il solo anno rimasto a entrambi prima di portare il loro valore a zero. Ionut Radu invece (anche lui in scadenza nel 2024) potrebbe rimanere in Francia dopo l’esperienza all’Auxerre (qui la nostra esclusiva).

RIFLESSIONI IN CORSO – Rimanendo ai portieri, sempre nel 2024 scadrà anche i contratti di Filip Stankovic. Il figlio d’arte è un idolo a Volendam, con cui è prima salito in Eredivisie e poi si è addirittura salvato. Con ogni probabilità, l’Inter punterà a rinnovargli il contratto e, nella peggiore delle ipotesi, lo aggregherà alla Prima Squadra, potendo tornare utile per le liste UEFA. Bisognerà poi riflettere bene su cosa fare con Lucien Agoumé e Sebastiano Esposito, entrambi classe 2002 ed entrambi in scadenza nel 2025. Al 99% l’Inter cercherà altri acquirenti per un prestito, non ritenendoli all’altezza della rosa di Inzaghi. Così come per Darian Males (nonostante 19 gol e 27 assist in tre anni a Basilea) e Martin Satriano (appena 2 gol a Empoli). Certo è che, cedendo a titolo definitivo questi giocatori, l’Inter realizzerebbe una plusvalenza in qualsiasi caso, essendo profili cresciuti nelle giovanili.

NESSUNA SPERANZA – Tornando ai portieri e al 2024, anche il contratto di Gabriel Brazao scadrà tra dodici mesi. Tuttavia il portiere brasiliano non è più tornato ai livelli pre-infortunio del 2021. L’Inter ascolterà quindi qualsiasi offerta dovesse arrivare per lui, portandolo fino alla scadenza se necessario. Sarà invece quasi impossibile piazzare Zinho Vanheusden, che ha ancora tre anni di contratto con l’Inter e un valore di poco più di 9 milioni di euro. Un profilo semplicemente invendibile considerando le sole 8 presenze stagionali dopo l’ennesimo grave infortunio della sua carriera. L’unica certezza è che, esclusi forse Sensi e Lazaro (e Stankovic per motivi di liste UEFA), nessuno di questi profili è inseribile nella rosa dell’Inter 2023/24. Si punterà quindi a farsi uscire dall’organico nerazzurro, possibilmente a titolo definitivo con guadagni immediati. O, nella peggiore delle ipotesi, ad un altro anno in prestito, spuntando condizioni favorevoli per l’eventuale riscatto nell’estate 2024.

Inter, tra rinnovi dubbi e addii certi: quanto può diminuire il monte ingaggi?

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