Recoba: «Dato tutto per difendere l’Inter! Prima potevo smettere»
Recoba ora è allenatore, al Nacional in Uruguay. Ossia la squadra dalla quale l’Inter lo prese nell’estate del 1997. Il Chino, in un’intervista rilasciata all’UCL Show dell’UEFA, ricorda quel periodo e cosa gli ha lasciato.
DAL NUOVO AL VECCHIO – Alvaro Recoba, ora allenatore, racconta come arrivò in Italia: «In un anno e mezzo sono passato quasi dallo smettere col calcio ad arrivare in Italia, all’Inter. Era una squadra internazionale, aveva molti stranieri con cui ho avuto la fortuna di giocare: Ronaldo, Christian Vieri, Hernan Crespo, Zlatan Ibrahimovic, Roberto Baggio… C’era grande pressione, il calcio italiano era il più difficile. Era il più tattico, quello dove c’era meno libertà per poter giocare».
IL RAMMARICO – Recoba spiega cosa può non aver funzionato nelle sue Inter: «Per la quantità di grandi giocatori che avevamo dovevamo vincere di più. Ma nel calcio puoi anche avere dei buoni giocatori: questo non basta per vincere. C’era grande passione del presidente Massimo Moratti nel portare tanti giocatori, che a volte lo portava a metterne tanti nella stessa posizione. Ho il piacere e l’orgoglio di essere a quarantasette anni e aver giocato con molti dei migliori attaccanti al mondo».
LA VICINANZA – Recoba chiude con un suo piacere personale: «Le ultime volte che sono venuto in Italia ho trovato delle persone che hanno continuato a mostrarmi affetto. Credo che, se i tifosi dell’Inter hanno questo affetto per me così come io ce l’ho per la squadra, è perché ho fatto le cose bene. Mi ritengo tranquillo: ho sempre dato tutto per difendere quei colori».