Sanchez ora diventa un problema per l’Inter: oggi meno attaccante
Sanchez non è più il giocatore che abbiamo ammirato in Europa con le maglie di Barcellona e Arsenal. Qualità innegabile ma i suoi numeri ora diventano un problema per l’Inter.
UN PROBLEMA – Sanchez, titolare in Inter-Juventus semifinale di andata di Coppa Italia, anche ieri non è riuscito ad essere costantemente pericoloso in fase offensiva. A parte l’occasione con l’assist per Matteo Darmian e il tiro parato da Gianluigi Buffon, registriamo davvero poco della partita di ieri da parte del cileno. Ieri la partita chiaramente non è stata persa per colpa dell’attaccante, sia chiaro. Bensì da errori dettati dalla distrazione, soprattutto in fase difensiva. Ciò non toglie che, allo stesso modo, Alexis Sanchez, già alla ventunesima partita stagionale in tutte le competizioni, continua a non essere pericoloso in fase offensiva registrando numeri impietosi poi evidenziati anche da Antonio Conte nel post-partita: soli due gol realizzati (in Serie A) in ventuno partite totali in tutte le ocmpetizioni, con un rigore fallito. La sua qualità è innegabile e si nota subito in campo, ma il cileno nel corso degli anni ha cambiato radicalmente il suo sistema di gioco, evidentemente più arretrato e a “tutto campo” rispetto che in fase offensiva. L’Inter ieri ha dato dimostrazione di non dipendere solo da Romelu Lukaku come figura in campo ma dai suoi gol, motivo per cui era essenziale intervenire durante il mercato invernale cercando di sostituire gli attuali co-titolari in attacco, giusto per citare le parole dell’Ammnistratore Delegato, Beppe Marotta.