Handanovic, parabola Inter: sognando Zenga, svegliandosi Dalbert
Handanovic figura in una lista nemmmeno troppo ristretta, che diventa ristrettissima se si parla solo di Inter. L’ex capitano nerazzurro è senza squadra ma può ancora trovarne una a giorni. Messo da parte il tentativo di emulare Zenga, è il caso di evitare di “imitare” Dalbert…
SVINCOLATO SILENZIOSO – Settembre inizia con tante novità in casa Inter ma una più di tutte, anche se esterna, dovrebbe fare rumore e invece passa in sordina. L’ex capitano nerazzurro Samir Handanovic è svincolato. O meglio, è ancora svincolato. Uno scenario che stona terribilmente con l’addio piuttosto “polemico” di Handanovic all’Inter dopo undici anni vissuti da protagonista con la maglia numero 1 sulla schiena. Il classe ’84 sloveno in circa due mesi di calciomercato non si accasa. Non è l’unico, sia chiaro. Basti pensare che tra gli svincolati figura anche il collega spagnolo classe ’90 David de Gea, rimasto senza contratto dopo l’investimento su André Onana da parte del Manchester United. In pratica Onana in un colpo solo fa fuori due storici numeri uno dell’ultimo abbondante decennio calcistico. Il quasi 33enne de Gea quasi sicuramente troverà una nuova squadra in questi giorni, mentre il già 39enne Handanovic deve decidere cosa fare dopo undici anni di Inter e due mesi da disoccupato. L’Inter di Simone Inzaghi è ormai il passato. E le prime tre partite ufficiali della stagione chiuse con il numero 0 alla voce “gol subiti” sono un segnale sia per Handanovic sia per Onana. Una situazione vissuta più volte da Handanovic all’Inter: 166 clean sheet (ma anche 471 gol subiti in totale, ndr), 15 rigori parati – nonostante alcuni palloni ribattuti immediatamente in rete – e una serie di record registrati o solo sfiorati. Gli undici anni consecutivi di Handanovic n.1 all’Inter segnano una storia… e non solo tra i pali.
Handanovic tra Zenga e Dalbert senza Inter
FINALE INDEGNO – Il periodo 2012-2023 vive alcuni picchi e tanta piattezza (“continuità di prestazioni”). Handanovic lascia l’Inter dopo essere entrato nella Top-10 all-time per numero di presenze. A quota 455 partite ufficiali come Ivan Cordoba, risultato incredibile. Nel mirino la leggenda Walter Zenga, che si trova al settimo posto con 473 presenze. L’unico raggiungibile e ancora superabile a ridosso dei 40 anni, viste le “sole” 18 lunghezze. Perché già l’indimenticato Mario Corso si trova a quota 508 (-53) e Beppe Baresi addirittura a 558 (-103). E invece niente. Ad Handanovic sarebbe bastata una nuova stagione da semi-titolare per scalare ulteriormente la classifica, superando così proprio Zenga. O magari un paio di annate da vice nelle rotazioni, alternandosi al nuovo numero 1 post-Onana nelle partite di coppa. Niente da fare. L’Inter riparte da Yann Sommer titolare con Emil Audero dodicesimo. E Handanovic, che sognava di superare Zenga, si ritrova senza squadra come l’ex compagno Dalbert, che tra qualche giorno compirà 30 anni e non gioca una partita dal 15 maggio 2022 (Cagliari-Inter ma in maglia rossoblù, ndr). Senza offesa per Dalbert (26 presenze in maglia Inter), un finale non all’altezza della sua storia nerazzurra: qualcuno dia fiducia ad Handanovic per chiudere la propria carriera degnamente. In porta, per un paio di stagioni, può ancora togliersi alcune soddisfazioni lontano dall’Inter.