Eriksen in Inter-Torino, domanda legittima: perché Conte l’ha fatto scaldare?
Eriksen si alza dalla panchina e va a scaldarsi. A entrare però sono altri cinque compagni. Questa immagine di Inter-Torino (e non solo) riassume benissimo l’esperienza del centrocampista danese a Milano. Da ieri il pallino del “gioco” è tutto in mano a Conte
TRE SU TRE – Il copione è lo stesso visto nelle ultime tre uscite stagionali. A Real Madrid-Inter e Atalanta-Inter si aggiunge Inter-Torino, in cui c’è da recuperare il risultato o comunque trovare i gol da tre punti. In tutte e tre le occasioni Antonio Conte, costretto a modificare qualcosa in campo, ha deciso di mandare a scaldare i “panchinari” più adatti a cambiare la partita. Tra questi, Christian Eriksen. La differenza con gli altri compagni? Il centrocampista danese è l’unico a non essere sceso in campo. Né contro il Real Madrid né contro l’Atalanta e neppure contro il Torino. Prevedibile dopo le dichiarazioni della vigilia (vedi articolo). C’è di più, però. Conte ha voluto mettere in evidenza il cambio di gerarchie in casa nerazzurra. Sia a Madrid (per disperazione) sia ieri l’ultimo cambio ha visto l’ingresso di Radja Nainggolan, non esattamente “uno dentro il progetto tecnico”. E non vale la pena andare oltre. Il segnale mandato è chiarissimo.
ULTIMO MESE – A questo punto la domanda è legittima: perché Conte ha mandato a scaldare Eriksen durante Inter-Torino? Pur sapendo che non lo avrebbe mai fatto entrare? I cinque cambi erano già stati decisi, inutile prendersi in giro. E dopo le pesanti dichiarazioni pre-partita di Beppe Marotta (vedi articolo), c’è da credere che nulla sia lasciato al caso. Conte da questo momento in poi è spalleggiato dalla società in tutte le sue decisioni. Compresa la gestione del centrocampista danese. Che di suo ci sta mettendo tanto, in negativo, con dichiarazioni ambigue dal ritiro della Nazionale Danese e un atteggiamento tutt’altro che battagliero a Milano. Da qualche ora si parla già della sua prossima destinazione praticamente certa (vedi aggiornamento), allora anche un dubbio è legittimo: fino a fine dicembre Conte farà scaldare Eriksen senza “rischiarlo” oppure ci sono i margini per rivederlo in campo, pur da comprimario? Da oggi all’ultima partita dell’anno solare c’è un mese esatto, poi riaprirà il mercato. Ma altri nove copioni come quello di Inter-Torino non possono far bene alla causa nerazzurra. Giusto far chiarezza, ma pure venirsi incontro.