Nel cuore di Inter-Juventus, qualità e leadership! Più un duello − CdS
Mancano due giorni a Inter-Juventus, lo scontro diretto con vista sullo Scudetto. Sotto analisi il centrocampo di entrambe le squadre, con un duello italiano tutto da gustarsi.
IL CENTRO − E’ già antivigilia dello scontro dell’anno: quello tra Inter e Juventus, che molto probabilmente deciderà un pezzo importante di Scudetto. Inzaghi e Allegri puntano sul cuore pulsante della propria squadra, il centrocampo. Reparto in cui l’Inter, a detta di molti, è messa sicuramente meglio. La Beneamata può infatti affidarsi alla qualità di Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Il terzetto più forte d’Italia e tra i migliori in Europa. Il centrocampo dell’Inter, in toto, vanta 20 gol all’attivo. Una marea. Dall’altro lato, la Juve risponde con la leadership e l’esperienza di McKennie, Locatelli e Rabiot. Un trio quasi nato per caso, visto che Max ha dovuto fare di necessità virtù dopo le problematiche di Pogba prima e Fagioli poi. Il centrocampo juventino conta sette gol realizzati dopo 22 partite. Modulo speculare, ma filosofie diverse. L’Inter ama difendersi attaccando, Calhanoglu è il costruttore di questa squadra, mentre Barella da un lato e Miki dall’altro rivestono rispettivamente i panni del guastatore e dell’equilibratore. La Juventus ha Rabiot l’uomo di punta, colui capace di scardinare e spaccare le difese con la sua progressione palla al piede. Locatelli, quando la squadra deve difendersi, si abbassa diventando un difensore aggiunto. McKennie si è riscoperto anche un ottimo assistman e suggeritore. Ma il duello che può accendere e decidere Inter-Juventus è quello nelle fasce: Dimarco contro Cambiaso. Bagarre tutta italiana, tra uno dei migliori mancini d’Europa e l’ex Genoa e Bologna, vera rivelazione della Juventus di Allegri.
Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno