Raimondi: «Italia, disastro Mancini. Perché Barella e non Tonali?»
L’Inter prepara ad Appiano Gentile la sfida del prossimo 3 aprile contro la Juventus. Una sfida cruciale per tenere vivo il sogno scudetto. Una sfida che arriverà dopo l’eliminazione dell’Italia dai mondiali. Ecco il pensiero di Claudio Raimondi, giornalista di Sportmediaset.
DUBBI – L’Italia è fuori, per la seconda edizione consecutiva, dai mondiali di calcio. Gli azzurri hanno perso 1-0 contro la Macedonia del Nord. Claudio Raimondi, giornalista di Sportmediaset, non ha peli sulla lingua. «Non ci sono dubbi. Il disastro di Palermo ha un colpevole: Roberto Mancini. Il Citti, per gratitudine verso gli eroi di Londra, ha scelto un 11 senza “ascoltare” le risposte del campionato. Che Barella, Insigne fossero in regressione era noto da tempo. Pellegrini e Tonali stanno invece viaggiando su altri ritmi anche e forse era il caso per una semifinale playoff di puntare dal primo minuto su chi, a questo punto della stagione, è in condizione. Che Immobile si confermasse un flop in azzurro non era difficile capirlo. Privarsi velocemente di Belotti in assenza di Scamacca indisponibile è un altro errore. Raspadori, conteso da Inter e Juventus, non sta dimostrando qualcosa di più di Insigne in questo campionato? Emerson Palmieri era necessario? Ecco il dubbio oggi è che con scelte diverse forze ora parleremmo di altro. Mancini, l’architetto del successo all’Europeo, stavolta non ha avuto coraggio di mettere da parte la riconoscenza verso quei giocatori e di puntare su chi realmente stava meglio. Il resto lo hanno fatto i club di A con il no allo stop del campionato per permettere alla Nazionale di arrivare all’appuntamento contro la Macedonia del Nord senza eccessive spremiture. L’Apocalisse calcistica poteva essere evitata. Arrivederci ai mondiali del 2026, incrociando le dita e imparando dagli errori».
Fonte: Instagram Claudio Raimondi