Stellini: «Inter, Barella maturato! Inzaghi continua il lavoro di Conte. Giocare con Icardi…»
Stellini commenta l’avvio stagionale dell’Inter. L’ex allenatore in seconda nerazzurro, intervenuto a “Maracanà” sulle frequenze di TMW Radio, spiega qual è la differenza tra il lavoro iniziato da Conte e quello continuato da Inzaghi. Una riflessione anche su Barella e sull’ex capitano Icardi
CONTINUITÀ INZAGHIANA – Non vuole prendersi meriti extra Cristian Stellini, che spiega cos’ha ereditato il nuovo tecnico nerazzurro dal lavoro di Antonio Conte: «Sicuramente c’è ancora molto, perché la squadra in parte è cambiata ma i nove undicesimi titolari sono praticamente dello scorso anno. Si vede che c’è stato un ottimo lavoro. E anche Simone Inzaghi l’ha ripetuto più volte. Quindi credo che ancora oggi ci sia qualcosa dello scorso anno. Per l’Inter conta molto il lavoro fatto negli anni precedenti. Non ha cambiato modulo ed è stata brava l’Inter a prendere un allenatore che aveva strutturato un bel lavoro alla Lazio, con lo stesso sistema di gioco. Giocava con le due punte, magari utilizzate in maniera diversa, ma erano due punte. Le mezzali sono le stesse dell’anno scorso e le sta usando molto bene. L’Inter l’anno scorso in alcune partite le utilizzava un po’ più larghe, ma sono cose che ha fatto anche Inzaghi alla Lazio. Il gioco che arriva da dietro è ancora quello che si vedeva negli anni scorsi. Oggi l’Inter è molto brava a trovare gli attaccanti nel momento giusto».
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RIVOLUZIONE CONTIANA – L’analisi di Stellini si sofferma sul lavoro ereditato a sua volta da Conte, a partire dal modulo rivoluzionato: «Quando siamo arrivati all’Inter, sicuramente non era abituata a giocare a tre dietro e con i due attaccanti. Veniva da un 4-2-3-1 che aveva come unico riferimento Mauro Icardi, che lavorava poco per la squadra. Tante cose sono state cambiate, però c’era una grande predisposizione a giocare, che è una cosa utilissima portata da Luciano Spalletti all’Inter nelle passate stagioni. C’era, però abbiamo cambiato tanto. Invece ora Inzaghi sta proseguendo un lavoro già iniziato. In questo senso è molto utile quello che ha fatto l’allenatore negli anni precedenti».
L’importanza dei trofei vinti secondo Stellini
MATURITÀ BARELLIANA – Stellini non ha dubbi sul futuro di Nicolò Barella da capitano dell’Inter: «Potrebbe sicuramente diventarlo. Il grosso miglioramento che ha fatto Barella è nella maturità dell’uomo e del ragazzo, nel gestire i momenti della gara e le sue energie. A volte la sua esuberanza lo portava a prendere anche un cartellino a partita in molti periodi della stagione. Invece adesso riesce a gestire i momenti e capisce anche quando deve rallentare. Aveva una marcia soltanto, invece un giocatore nel suolo ruolo deve anche aspettare il momento giusto per inserirsi e giocare, e nel palleggio. Barella è cresciuto lì. Adesso ha più marce e tempi di gioco. Per i giovani come Barella, Alessandro Bastoni e Lautaro Martinez è fondamentale mettere tutte le proprie energie alla ricerca della vittoria, che ti cambia, oltre a giocare bene e fare risultati».