Vidal come Correa (e Sanchez): presente con l’Inter ma con l’asterisco
Vidal è pronto a tornare in campo dopo l’infortunio. Con la maglia dell’Inter e non solo. Forse non dal 1′, almeno non subito. La gestione del centrocampista cileno da parte di Inzaghi non è poi così diversa da quella di Correa e del connazionale Sanchez, finora
RIENTRI IMPORTANTI – Il recupero di Arturo Vidal, convocato da Simone Inzaghi per la trasferta di Kiev (vedi lista dei convocati), fa scopa con quello di Joaquin Correa (vedi focus). Il centrocampista cileno in Shakhtar Donetsk-Inter c’è e non c’è. Andrà in panchina, ma Inzaghi non potrà puntare su Vidal né Correa da titolare. E possibilmente, non li rischierà nella ripresa. Il calendario dell’Inter non ammette altri stop. E il calendario delle nazionali? Quello rappresenta una beffa da non ignorare. Nella stessa situazione di Vidal e Correa c’è Alexis Sanchez, che Inzaghi sta rilanciando gradualmente. Pochi minuti finora, tutti nei finali di gara. In ruoli diversi. Un po’ da punta atipica, un po’ da trequartista. Dove serve, quando serve… se è nelle condizioni giuste.
RISCHI IMMEDIATI – Non poter contare completamente su Sanchez, di cui non ci si può fidare ciecamente causa fragilità fisica nota, è uno dei problemi che Inzaghi dovrà gestire. E che ha ereditato obbligatoriamente, visto che ne avrebbe fatto volentieri a meno. Con Vidal e Correa è andata diversamente, ma gli stop di inizio stagione devono far riflettere. Per l’Inter si tratta di tre pedine importantissime. Al pari dei titolari. E non solo per i costi a bilancio. La prossima sosta internazionale è in arrivo e per l’Inter rappresenta una seria minaccia. Non rischiare Sanchez, Correa e Vidal dopo gli infortuni, ma lasciarli andare in giro con la propria nazionale, è un limite che l’Inter oggi non può permettersi più. L’asterisco sulla disponibilità va tolto immediatamente.