Correa pronto ma non pronto: Shakhtar Donetsk-Inter ultima serata dai box
Correa si è dovuto fermare ai box troppo presto, alla prima da titolare. Ma adesso non c’è più tempo da perdere. Il calendario nerazzurro presenta immediatamente Shakhtar Donetsk-Inter, ultima partita in cui è importante evitare rischi inutili. Poi il tempo da “riserva” sarà scaduto
JOLLY MANCANTE – Il recupero di Joaquin Correa è cosa certa. Contro l’Atalanta in Serie A non è stato giustamente rischiato da Simone Inzaghi, ma l’attaccante argentino non può saltare la delicata trasferta di Kiev. In Champions League, tra l’altro, non c’è Martin Satriano (entrato nel finale di Inter-Atalanta, ndr). Contro lo Shakhtar Donetsk servirà anche lui, almeno per presenza. Sì, perché Correa è pronto per tornare in campo ma non può essere pronto per tornare titolare. Del resto, finora non è mai andato oltre la mezz’ora di gioco (circa 100 minuti in 4 partite, ndr).
SI FA SUL SERIO – La coppia che Inzaghi schiererà in Shakhtar Donetsk-Inter sarà quasi sicuramente la stessa: Edin Dzeko e Lautaro Martinez ancora dal 1′. Dalla panchina il jolly Alexis Sanchez e – appunto – Correa. La speranza è non doverlo rischiare nella ripresa per recuperare un risultato negativo, ma magari solo fargli mettere nuovi minuti nelle gambe. Sarà l’ultima serata da passare inizialmente ai box, perché dalla prossima partita (Sassuolo-Inter, ndr) Inzaghi dovrà cominciare a far ruotare tutti gli attaccanti. E Correa dovrà ragionare subito da titolare che sposta gli equilibri, non più da riserva che è meglio non rischiare. Può fare la differenza.