Skriniar, seppellita l’ascia di guerra: il bene dell’Inter viene prima − TS
Il caso Skriniar ha infiammato per diversi mesi il dibattito in casa Inter. Alla fine il difensore ha scelto di accasarsi al Paris Saint Germain dove andrà a percepire una cifra esorbitante. Comunque al netto delle colpe di entrambe le parti, il bene primario è ottenere il meglio per l’Inter e per questo sia società che calciatore sono pronti a onorare gli impegni persi fino alla fine del loro rapporto.
PROSSIONALITÀ − Milan Skriniar, dopo una lunga attesa che ha tenuto tutti con il fiato sospeso in casa Inter, ha scelto di non rinnovare. Certamente il difensore poteva comunicare prima la sua decisione di andare al PSG, ma ormai quel che è fatto è fatto e non si può più tornare indietro. Quindi continuare a dargli contro sarebbe controproducente per il prosieguo della stagione dei nerazzurri. Lo slovacco onorerà fino alla fine il suo contatto e la società continuerà perciò a trattarlo come un suo tesserato. Il calciatore però, per ovvie ragioni, non vestirà più la fascia da capitano che in assenza di Handanovic, D’Ambrosio e Brozovic sarà sul braccio di Lautaro Martinez. Comunque anche senza la fascia Skriniar continuerà ad essere uno dei leader tecnici della squadra nerazzurra e su questo concordano sia al società che l’allenatore. Infatti il bene primario è il successo dell’Inter e il difensore finché farà parte della rosa è una delle chiavi per raggiungere gli obiettivi prestabili.
Fonte: Stefano Pasquino – Tuttosport