Sensi salta il rientro in campo previsto con l’Inter, l’obiettivo diventa un altro
Sensi nelle ultime settimane è tornato a essere l’uomo in meno dell’Inter, che ha già vissuto questa situazione giusto un anno fa. Il suo nome non si è visto nemmeno sulla distinta di Inter-Torino. A questo punto il rientro avverrà più tardi del previsto
ENNESIMO FORFAIT – L’assenza di Stefano Sensi a San Siro stavolta non è passata inosservata. A differenza delle precedenti uscite, in cui il centrocampista classe ’95 è stato dichiarato indisponibile per infortunio, in Inter-Torino era disponibile. Teoricamente. A farlo capire è stato lo stesso Antonio Conte alla vigilia (vedi articolo). Invece, oltre al “solito” Franco Vezzoni, Conte ha portato in panchina con il numero 51 David Wieser, classe 2002 che ancora deve farsi notare con la maglia della Primavera. Evidentemente non c’erano le basi per “accelerare” la convocazione.
RIENTRO GRADUALE – Il fatto che Sensi non sia al meglio è un dato di fatto. Così come è oggettivo che il rientro sarà graduale. Non subito in campo, ma prima in panchina (magari senza nemmeno entrare). Per poi giocare uno spezzone finale senza particolari pressioni. Appare impossibile ipotizzare la sua presenza mercoledì in Champions League, quindi. Trattandosi di una partita da “dentro o fuori”, in Inter-Real Madrid Sensi potrebbe fare solo contorno in panchina al posto di un primavera. L’obiettivo rientro oggi si sposta a Sassuolo-Inter, in programma sabato. Avrà una settimana per lavorare con il gruppo per farsi trovare pronto contro la sua ex squadra. Vista la situazione Christian Eriksen (vedi articolo), il numero 12 dovrà dare immediate garanzie a Conte. Le gerarchie a centrocampo sono cambiate e a gennaio addirittura in quattro rischiano la cessione.