Sabatini: «Cambi Inter? Inzaghi sugli ammoniti deve fare in un altro modo»
Si è discusso tanto dei cambi dell’Inter nel derby, visto che non hanno dato la spinta giusta. Sabatini valuta quanto fatto da Inzaghi e ne critica in particolare uno: queste le sue parole da Pressing Serie A su Italia 1.
LE SCELTE – Così Sandro Sabatini: «Sono un ammiratore del lavoro di Simone Inzaghi, per quanto fatto da luglio a oggi. Giuro sui miei figli che nella finale di Supercoppa Italiana, ero a casa a vederla, quando toglie Lautaro Martinez ed Edin Dzeko dico “Questo è matto” di Inzaghi. Poi segna Alexis Sanchez e da matto diventa un genio. Qui, secondo me, Ivan Perisic non si discute perché stava male. Ma se toglie Lautaro Martinez cambia posizione anche a Dzeko, che deve andare a fare il centravanti con Sanchez rifinitore mentre prima era il contrario. È come se ne cambiasse due. Ma soprattutto, questa regola che aveva anche alla Lazio di togliere sempre il giocatore ammonito in certe partite deve fare in un altro modo. È in vantaggio: Hakan Calhanoglu, assieme a Marcelo Brozovic, è quello che ti fa cucire il gioco. Tu pensi al Napoli mentre giochi il derby?»
LA CRITICA – Sabatini trova chi ha giocato meno bene degli altri: «Qualcuno mi spieghi perché gioca Arturo Vidal. Calhanoglu ha l’ammonizione, ma tiene la palla. Vidal è da un anno e mezzo così, se siete contenti voi interisti… Mike Maignan ha fatto delle super parate, per me sarà anche bravo Olivier Giroud ma tanto bravi Stefan de Vrij e Samir Handanovic non sono. Se ho visto una squadra che può vincere lo scudetto è comunque l’Inter. L’intervento di Giroud su Sanchez? Questo è un fallo che se lo vedi nell’inquadratura larga toglie qualcosa. Nell’inquadratura stretta ti sembra fallo tutta la vita, dall’inquadratura larga entra e tocca prima la palla».
IL CALENDARIO – Sabatini chiude sui prossimi impegni: «Questa di sicuro è una sconfitta che va a impattare sulla Roma martedì in Coppa Italia, sul Napoli sabato in campionato e sul Liverpool in Champions League. Luciano Spalletti? Secondo me non vede l’ora che si scatenino le tensioni nell’Inter, è risaputo che con Giuseppe Marotta non si è lasciato con grande cordialità».