Ferri: «Inter, era crocevia! Con la Juventus in 50 anni visti tanti episodi»
Ferri è contento per la vittoria dell’Inter sulla Juventus di ieri sera. Da Pressing Serie A su Italia 1 l’ex difensore nerazzurro se la prende (rispondendo agli juventini Tacchinardi e Zampini) sulle critiche arbitrali, ricordando il passato.
POCO MALE PER IL GIOCO – A Riccardo Ferri interessa il risultato, giustamente: «Certo non una bella partita, da parte di tutte e due le squadre. Io penso che l’arbitro è stato il protagonista, credo che l’Inter abbia subito molto il gioco e la pressione della Juventus soprattutto coi tre dietro Dusan Vlahovic. Detto questo poi ci sono stati episodi che hanno giocato un ruolo importante, ma è una di quelle partite che prima di giocarle potevi dire che non era importante giocarla bene ma portare a casa il risultato. L’Inter ha la soddisfazione di aver portato a casa un risultato importantissimo per la stagione e dato carattere, si è difesa molto bene. Milan Skriniar penso sia stato il migliore in campo in assoluto dei ventidue».
LA MOVIOLA – Ferri è d’accordo col rigore assegnato: «Indubbiamente, se facciamo un parametro con il rigore dell’andata di Denzel Dumfries su Alex Sandro, basta un minimo contatto a volte per concedere il rigore. Io credo che Massimiliano Irrati abbia fatto la scelta giusta, magari non c’è arrivato in maniera diretta. In cinquant’anni certi episodi (arbitrali a favore della Juventus, ndr) li ho vissuti dal vivo…»
RILANCIO ARRIVATO? – Ferri parla di cosa può portare lo 0-1 di Torino: «Era una partita difficile da inquadrare. Si veniva da un periodo dove l’Inter era sgonfia e non aveva capacità di ripartire e far male. Non so dove abbia lavorato Simone Inzaghi, visto che i nazionali hanno giocato, però penso sia stata la partita decisiva. Questo era un crocevia importante: averla anche pareggiata non avrebbe portato all’obiettivo finale. Attraverso il bel gioco puoi raggiungere gli obiettivi, chiaro che giocando così non ci arrivi ma era importante vincere. Era una partita molto delicata, il minimo errore poteva essere decisivo».