Mondo Inter

Compagnoni: «Inter, a Torino due insidie. Thuram talentuoso ma…»

Compagnoni affronta molteplici temi riguardanti l’Inter alla vigilia della trasferta di Torino. Dalle eventuali insidie alla crescita dopo la finale europea, passando per il potenziale di Thuram.

MATURAZIONE – Maurizio Compagnoni apprezza la crescita dell’Inter, ma mette in guardia la squadra nerazzurro su diversi fronti. Di seguito la lunga analisi del giornalista nel corso della trasmissione di Sky Sport 24: «Le insidie per l’Inter domani sono rappresentate dal tipo di prestazione che può fare il Torino, che spesso con questo uomo contro uomo riesce a mettere in difficoltà squadre sulla carta molto più forti. E poi l’altra insidia può essere l’Inter stessa. La squadra di Inzaghi in questo avvio di stagione quando ha giocato da Inter è stato un rullo compressore. Ha avuto picchi di rendimento straordinari. Poi ogni tanto anche l’Inter, che ha un’età media non giovanissima e doppi impegni, qualche piccolo passaggio a vuoto lo accusa. Per me i nerazzurri hanno fatto un grande salto di qualità determinato dalla sfinale di Champions League, pur perdendola. L’Inter ha capito di essere una grande realtà del calcio internazionale. Io raramente ho visto mettere il Manchester City di Guardiola così in difficoltà com’è riuscita a fare l’Inter.

L’Inter delle alternative: Thuram una certezza

POTENZIALE Compagnoni continua così sull’Inter: «Marcus Thuram l’ho segnalato diversi anni fa, quando si affacciò in Liga1 col Tolosa. Giocava alla Leao e si vedeva che aveva un talento enorme. Ma aveva un problema: quando arrivava sotto porta, dopo che aveva magari asfaltato mezza squadra avversaria, si impappinava un pochino. Però era molto giovane. Se sotto porta impara ad essere freddo e lucido diventa un attaccante straordinario. Secondo me ancora non siamo arrivati a vedere il suo 100%. Per Giuseppe Marotta questa è la sua Inter più forte? È presto per dirlo e vale lo stesso discorso fatto per Thuram. Se mantiene questa crescita l’affermazione di Marotta ci può stare. Ma qualche Inter forte ce l’ha già avuta fra le mani, pensiamo alla coppia Lautaro Martinez-Romelu Lukaku o alla squadra di Antonio Conte che vinse lo scudetto. Questa ha molte alternative. Davide Frattesi sarebbe titolare ovunque e qui fa fatica a giocare dal 1′. Lui è un ricambio di lusso, perciò l’affermazione di Marotta ci può stare anche se aspetterei un po’».

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