Capuano: “UEFA afferma principio fondamentale. Serie A, caduto vincolo”
Capuano, ospite di “Sportitalia Mercato”, ha analizzato le scelte della UEFA in merito al calendario. Il giornalista di “Radio 24” è d’accordo con le misure prese e fa notare come possano cambiare alcuni scenari, anche per la Serie A.
FINALMENTE – Giovanni Capuano è soddisfatto per le misure di ieri: «Mi sembra che l’UEFA abbia fatto fino in fondo il suo dovere. Mi sembra che sia stata presa una decisione di buonsenso, si è deciso non solo di rinviare gli Europei ma di dare priorità assoluta ai campionati, dicendo che si chiuderanno se possibile le coppe al 30 giugno. Non è escluso alcun sacrificio nel format, è caduta una norma secondaria del vincolo di contemporaneità fra partite di Champions League e dei vari campionati. Se si riuscirà a iniziare a giocare ci potranno essere di martedì e mercoledì in cui si fa la Serie A e la Liga, con la partita di Champions League della Juventus e del Real Madrid. Si è rinunciato a mettere davanti il diritto e l’interesse della manifestazione vetrina del calcio, oltre che quella più ricca e col fatturato più alto».
AVANTI COSÌ – Capuano prosegue: «A me sembra che si sia fatta un’operazione di buonsenso, che si sia rimessa la chiesa al centro del villaggio. Nessuno sa se sarà sufficiente o utile per poter portare a termine i campionati, ma si è affermato un principio fondamentale: la difesa dei campionati nazionali serve per tutelare la sopravvivenza del sistema. C’è bisogno di togliere qualsiasi impedimento possibile per finire la stagione, perché salvare i campionati significa salvare i club dal dissesto finanziario e tutto il sistema. Tante volte abbiamo criticato l’UEFA, io credo che stavolta si possa dare un voto positivo. È difficile pensare che il piano di oggi l’UEFA l’abbia scritto in quarantotto ore: l’ha fatto prima».
STAGIONE PROLUNGATA? – La Serie A, al momento, non ha date certe per la ripresa. Capuano però fa notare un punto: «La FIFA ha fatto intendere che c’è la possibilità di intervenire sul limite del 30 giugno (vedi articolo). Sono sicuro che, se sarà necessario, si potrà arrivare anche a luglio. Il bene più importante in questo momento è che regga il sistema. Significa poter poi, fra qualche mese, nella normalità ripartire veramente e dimenticarci quello che ci siamo lasciati alle spalle».