Attesa per l’incontro FIGC-Governo: nodo protocolli – Sky
C’è attesa per l’incontro che dovrebbe tenersi domani tra la FIGC e il comitato tecnico-scientifico del Governo: bisogna risolvere i dubbi sul protocollo per la ripartenza. Il punto di Luca Marchetti per Sky Sport
DEFINIRE IL PROTOCOLLO – Domani si dovrebbe chiarire qualcosa sul protocollo: «Per definire la road map per tornare a giocare bisogna essere compatti e questo ha dimostrato la Lega Serie A aggregandosi intorno a Dal Pino. La battaglia si sposta sul piano medico e su quello del protocollo, il ministro Spadafora aveva denunciato lacune sul protocollo. Non è ancora ufficiale, ma domani ci dovrebbe essere il confronto per capire cosa non andava bene e cosa bisogna modificare. Il calcio aveva presentato un protocollo specifico e non è da escludere che si possa fare un’apertura per far allenare singolarmente i giocatori appoggiandosi ai centri sportivi».
I DUBBI – Sono ancora tanti i dubbi legati al protocollo: «Nella giornata di domani è previsto l’incontro tra i comitati tecnico-scientifici per capire le norme a modifica del primo protocollo già consegnato al Governo e al CONI. Il problema con gli allenamenti singoli è relativo, se può allenarsi un vicino di casa non si capisce perché non può farlo un professionista, bisogna solo aprire i centr sportivi. Siamo abituati a parlare di fasi, la fase uno sono gli allenamenti individuali, la fase due quelli di gruppo, la fase tre le partite. Nel protocollo ci sono problemi pratici ed etici come trovare grandi quantità di tamponi e test. Un altro problema è capire cosa fare con un eventuale nuovo contagio, secondo il Governo chi è positivo va in quarantena, ma anche chi è stato a contatto col positivo. Poi c’è il problema della responsabilità in caso di nuovi positivi e anche il nodo spostamenti: non è da escludere l’ipotesi di giocare in zone diverse soprattutto per le squadre lombarde e piemontesi».