Aia sotto commissariamento? La faida interna scuote gli arbitri − CdS
E alla fine si ritorna sempre a parlare di arbitri e arbitraggio. Stavolta a finire sotto accusa è l’intera AIA (Associazione Italiana Arbitri). C’è l’ipotesi del commissariamento.
LA SITUAZIONE − La classe arbitrale italiana non sta vivendo certamente un periodo sereno e idilliaco. Secondo il Corriere dello Sport, che ieri aveva criticato duramente e senza un motivo valido Rapuano in Napoli-Inter (le due ammonizioni di Simeone erano sacrosante), l’AIA potrebbe finire sotto commissariamento. Nel mirino le designazioni arbitrali di Gianluca Rocchi, sempre alla ricerca di nuovi arbitri di talento e giovani. L’accusa mossa dal Corriere è che nelle gare importanti sarebbe giusto affidare la direzione ad arbitri più esperti, per evitare di bruciare quelli emergenti. I vari Colombo, Marcenaro e Feliciani hanno totalizzato insieme 84 gare di Serie A, contro i 1034 del quintetto Orsato-Doveri-Guida-Massa-Mariani. Ma a scuotere maggiormente il mondo arbitrale è l’attuale faida interna. Da un lato, l’ex presidente Trentalange, assolto dopo il caso D’Onofrio, dall’altro la coppia Rocchi-Orsato, pronta ad imprimere una svolta con la benedizione della Figc. Entrambi gli schieramenti in realtà puntano al commissariamento. Il Governo dell’AIA, spiega il Corriere dello Sport, è composto da nove membri: il presidente, il vicepresidente e sette membri del Comitato Nazionale. Da una parte quelli schierati con Trentalange (Katia Senesi, Mazzaferro, Camiciottoli e Marconi), dall’altra quelli con Pacifici e Zaroli, attuali presidente e vicepresidente, (Archinà, Affinito e Zappi). Il primo schieramento ha già cercato di far cadere il Governo prima di Natale per poi ripensarci; mentre per il secondo l’eventuale caduta non sarebbe una tragedia. Anzi, porterebbe Gravina a scegliere il commissario. E in molti puntano sul nome di Rocchi, il cui obiettivo è quello di diventare capo dell’AIA.
Fonte: Corriere dello Sport – Edmondo Pinna