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Salisburgo-Inter (3-4): Sensi dà lezioni di piano B a Inzaghi in versione pallanuoto

Salisburgo-Inter è la quinta amichevole estiva della squadra di Inzaghi, la penultima finora in calendario. Un’altra vittoria in rimonta con la (solita) firma dell’esubero Sensi, che non è mai banale. Pochi spunti utili nel 3-4 sotto la pioggia austriaca ma almeno un paio di riflessioni interessanti pure in chiave mercato. Di seguito l’analisi tattica dell’amichevole Salisburgo-Inter

Pre-Game Analysis: modulo e scelte di Inzaghi

FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare il Salisburgo in amichevole: 1 Sommer; 36 Darmian, 6 de Vrij, 95 A. Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella ©, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 F. Dimarco; 11 J. Correa, 9 M. Thuram.

In-Game Analysis: sviluppo e lettura di Salisburgo-Inter

HIGHLIGHTS – Appena disponibili, clicca qui per vedere il video con tutti i momenti salienti e i gol della partita amichevole Salisburgo-Inter, vinta 3-4 dalla squadra di Inzaghi in rimonta.

MODIFICHE – Nel secondo tempo, al 63′ e sul risultato di 3-3, primo triplo cambio per Inzaghi: fuori Darmian, Dumfries e Barella, dentro Bisseck, Cuadrado e Frattesi. La fascia di capitano va a Bastoni, per il resto solite staffette sul lato destro del campo. Al 71′ secondo triplo cambio dell’Inter: fuori de Vrij, Calhanoglu e Mkhitaryan, dentro Gosens, Asllani e Sensi. Dimarco arretra in difesa nel ruolo di terzo sinistro con Bastoni che scala al centro, poi altra staffetta completa ma sul lato sinistro. All’82′ settimo cambio nerazzurro, il primo ruolo per ruolo in attacco: fuori Correa, dentro Esposito. All’87 doppio cambio: fuori Bastoni e Thuram, dentro Aleksandar Stankovic e Lazaro. Dimarco diventa il capitano in un 3-5-1-1 asimmetrico in cui Sensi si alza sulla trequarti a supporto dell’unica punta ma allo stesso tempo Cuadrado si accentra quasi da mezzala facendo spostare Frattesi sul centro-sinistra per lasciare campo all’ex di turno sulla fascia destra. Infine, al 92′ e sul 3-4, ecco il decimo e ultimo cambio: fuori Dimarco, dentro Stabile. Gosens chiude da capitano ma il sistema di gioco dell’Inter sembra ormai un improvvisato 4-4-1-1 con la doppia catena Lazaro-Cuadrado a destra e Stabile-Gosens a sinistra.

Player Analysis: focus sul singolo in maglia Inter

PROTAGONISTA – Dopo il gol-vittoria in PSG-Inter a Tokyo, a Salisburgo si ripete: Sensi. Entra e segna. O meglio, entra e gioca a calcio. Anche se nel frattempo va in scena una partita di pallanuoto. Non è una domanda ma solo una riflessione: tutti sicuri in casa Inter che Sensi è meglio regalarlo anziché tenerlo in rosa come jolly offensivo? Il numero 5 nerazzurro entra da mezzala sinistra e si trasforma in trequartista, praticamente seconda punta, e va in gol da centravanti. Un falso 9 con piedi da vero 10. Un calciatore che, se (quando?) sta bene, può fare la differenza a tutti i livelli. Un esubero che diventa risorsa, in emergenza eh. Tecnica pura. Calcio.

Post-Game Analysis: considerazioni su Salisburgo-Inter

COMMENTO – Dal punto di vista tecnico-tattico, Salisburgo-Inter è una partita da cancellare dai ricordi. Le condizioni climatiche rendono l’amichevole un nulla di fatto. Ingiudicabile la prestazione di ogni singolo, ingiudicabile la prestazione generale della squadra. Qualche tema, ovviamente, si può affrontare. Non di certo il tema portiere, perché il debutto di Sommer è da brividi. E solo i due rigori sbagliati malamente dagli austriaci lo salvano da una bruttissima figura (cinque gol subiti in un’ora sarebbe stato un esordio horror per chiunque…). Si rifarà. Anche perché non può davvero andare peggio. Ciò che non può andare peggio è anche l’organizzazione difensiva. Il terzetto arretrato non azzecca un movimento di reparto, né in costruzione né in marcatura. Colpa dell’acqua… A parte il solito canovaccio Bastoni per Dumfries, poca roba. Troppo larghe anche le maglie a centrocampo ma questo è un problema che Inzaghi dovrà risolvere in tempo a prescindere dalle rotazioni. Meglio sulle fasce che in mezzo, sicuramente. In attacco si inizia a vedere qualche giocata di Thuram a supporto del centravanti, che non può essere Correa. Il francese agisce lontano dalla porta, defilato perlopiù sulla fascia sinistra, pur mettendosi a disposizione sia arretrando per fare da raccordo sia nel gioco spalle alla porta. Questa l’unica sintesi possibile dopo un’amichevole andata letteralmente a vuoto a livello di programmazione: Salisburgo-Inter serve più ai critici, per sparare a zero sulla nuova Inter in costruzione, che a Inzaghi in vista del Monza. Così vale la pena preservare le “notizie” positive.

Editoriale ad analisi tattica ultimata

OSSERVAZIONE – L’unica notizia positiva della trasferta austriaca è che nessuno si fa male. L’Inter torna a Milano evitando stupidi infortuni sotto la pioggia. A Salisburgo va in scena una partita di pallanuoto, non di calcio. Ed è inutile focalizzarsi sui temi tecnico-tattici. Piuttosto, Inzaghi continua a mandare messaggi: senza Acerbi, in mezzo gioca addirittura Bastoni dopo de Vrij. E Dimarco torna a fare il terzo mancino nelle rotazioni. Tradotto: a Inzaghi manca un difensore centrale da aggiungere alla batteria dei titolari. Il centrocampo verrà completato da Samardzic, arrivato a Milano dopo Audero, che invece completerà il nuovo trio tra i pali. Per questo il partente Filip Stankovic resta in panchina. Resta l’incognita attacco, soprattutto senza Lautaro Martinez. E se serve, Thuram dà dimostrazione di ciò che può fare (e non fare). Idem la quarta punta Correa, che segna ma non sembra crederci. A fare i gol dovrà essere il nuovo acquisto mancante: non per forza il chiacchierato obiettivo Balogun, anzi. Il mercato sarà decisivo, ora. In assenza di attaccanti, e quindi di gol, ci pensa Sensi a dare un’idea credibile a Inzaghi: il 3-4-2-1 con due rifinitori alle spalle dell’unica punta, visto l’ottimo centrocampo a disposizione oggi, è un valido piano B tattico da sviluppare. Al contrario, il 3-5-2 inzaghiano con le sue rotazioni (già decise!) probabilmente tornerà credibile solo a calciomercato chiuso e rosa completata…

Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulle partite precedenti, a partire da PSG-Inter (1-2).

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