Sommer dopo Di Gennaro ma non finisce qui: Inter, non c’è due senza tre!
Sommer non sarà l’unica novità dell’Inter tra i pali in questa stagione. E se Di Gennaro alla fine non può considerarsi una novità a tutti gli effetti, l’arrivo del terzo portiere per Inzaghi sarà la fine di un’inutile agonia di mezza estate. Almeno per quanto riguarda un reparto su quattro
NUOVO DUO – L’arrivo di Yann Sommer a Milano risolve un problema ma non due. Il classe ’88 svizzero prelevato dal Bayern Monaco arriva in Italia per giocare da titolare. Un numero uno di fatto. L’erede di André Onana tra i pali per una stagione o magari due. Per l’Inter si tratta della seconda novità in porta dopo il ritorno di Raffaele Di Gennaro, prodotto del vivaio interista. Sul fatto che il classe ’93 italiano è ad Appiano Gentile per ricoprire il ruolo di terzo portiere non ci sono dubbi proprio come su Sommer titolare. Il dubbio, semmai, è sulle caratteristiche del dodicesimo. Né troppo giovane come Filip Stankovic (2002) né troppo esperto come lo era Samir Handanovic (1984). Il compromesso è un portiere low cost e low profile che conosce già la Serie A e quindi può essere una garanzia alle spalle di Sommer. Senza rischiare che debba essere Di Gennaro a scendere, all’occorenza, in campo a difesa della porta dell’Inter. Per questo motivo sono stati “scartati” diversi profili, a partire dall’ucraino Anatoliy Trubin (2001) fino al costaricano Keylor Navas (1986). Troppo costosi per il ruolo di dodicesimo. E non in linea con le idee dell’Inter di Simone Inzaghi, che cerca garanzie dopo l’addio di Onana. Per questo non vedremo Trubin all’Inter né da vice Sommer quest’anno né da post-Sommer tra un anno, cioè come post-Onana… posticipato. Il nuovo duo ora diventerà un trio nuovissimo ma con un altro portiere.
Sommer non sarà l’ultima novità in casa Inter
SCELTA FATTA – L’Inter si accontenta di un dodicesimo che possa accontentarsi di restare nelle retrovie. All’ombra del numero uno indiscusso Sommer. Ed è tutto apparecchiato per Emil Audero (1997), che non ha intenzione di perdere una stagione in Serie B tra le fila della Sampdoria, che ripartirà da un nuovo numero uno. Il prestito con diritto di riscatto è la formula senza impegno per un acquisto che non sposta nulla né in bilancio né in rosa. L’investimento pesante, anche se non sembra, è già stato fatto per Sommer. Pertanto, salvo sorprese, sarà Audero il nuovo dodicesimo dell’Inter. Restano ancora in piedi alternative dello stesso medio-livello ma adesso c’è fretta di chiudere. Sia per regalare la rosa completa a Inzaghi. Sia per sistemare Stankovic, che è la risorsa interna da tutelare e valorizzare. L’Inter con Audero completerà solo il trio in porta ma non gli altri tre reparti in rosa. Manca sempre un difensore, soprattutto dopo lo stop di Francesco Acerbi, che complica solo relativamente i piani. Il centrocampo aspetta l’ingresso di Lazar Samardzic, in arrivo dall’Udinese ed è solo questione di ore. E l’attacco è il grande mistero di questo calciomercato dell’Inter a poco più di tre settimane dalla sua chiusura. Sistemata la porta, la priorità per Inzaghi diventa necessariamente l’attacco, perché il solo Marcus Thuram non basta: Sommer e Di Gennaro a breve accoglieranno il nuovo collega con i guantoni a completamento delle gerarchie tra i due. “Non c’è due senza tre” tra i pali, ma lo stesso motto dovrebbe valere per l’attacco (se andasse in porto un doppio colpo…).