Per l’Inter domani ricominciano i test: nel caso servisse, difficoltà extra
L’Inter domani ricomincia a giocare. Per i nerazzurri ritorna la pressione del risultato in aggiunta a un calendario fitto. Ma c’è anche un fattore extra.
RIPARTONO I TEST – Ricomincia la Serie A e l’Inter torna ad avere un bersaglio sulla schiena. Nel caso avesse mai smesso, visto che ogni scusa è buona per tirare fuori una notizia sul mondo nerazzurro. Limitandoci però al campionato il ruolo di capolista solitaria comporta delle pressioni. Acuite dal rinvio della partita col Sassuolo. Per Conte e i suoi insomma ricominciano i test.
CALENDARIO FITTO – Facciamo un riassunto. L’Inter adesso si trova ad affrontare tre partite in una settimana. Sabato col Bologna, mercoledì col Sassuolo e domenica col Cagliari. Alla faccia del famoso vantaggio di calendario. Tre test in fila che sulla carta possono apparire semplici, ma vanno affrontati con la massima attenzione. Valutando anche la condizione fisica di un gruppo che tra emergenza Covid e nazionale non si è allenato al massimo. I punti però valgono tutti uguali e serve vincere. C’è poi un fattore mentale. Oltre alla pressione sul risultato la squadra di Conte non gioca dal 14 marzo. Non sarà scontato riattaccare la spina, ritrovare il giusto feeling tra tutti. Ma c’è appunto un extra.
SOLO SVANTAGGI – Il problema è ancora il Covid. Ma non il focolaio scoppiato in casa Inter prima della sosta. Bensì quello legato al ritiro della nazionale di Mancini. Non ci sono nuovi positivi nerazzurri, ma un problema esterno. Il Sassuolo ha unilateralmente deciso di non schierare i suoi nazionali nella partita contro la Roma. Creando così un precedente. Se Conte schierasse i suoi nazionali infatti a questo punto finirebbe chiaramente nel mirino della critica. Se non li schierasse sfrutterebbe una formazione rimaneggiata, avendo uno svantaggio tecnico. Una lose/lose situation, direbbero ad altre latitudini. Comunque vada si parlerà dell’Inter. E questo porta a nuove e sempre diverse pressioni.