Inzaghi e il turnover, come gestirlo in vista della Coppa Italia?
Dopo il Milan, Napoli e Fiorentina. Un trittico singolarmente duro, che richiede una gestione oculata di Inzaghi delle rotazioni per ottenere il massimo in ogni impegno.
TROVARE RIPOSO – Il calendario dell’Inter non conosce tregua. Nessuna pausa dopo la semifinale di Champions League. Nessuna possibilità di rilassarsi. Domenica il calendario di Serie A prevede la trasferta a Napoli. In casa dei freschi campioni d’Italia. E poi mercoledì a Roma la finale di Coppa Italia con la Fiorentina. Un uno-due di alto livello. In pochi giorni. Che porta con sé un dilemma: come gestire il turnover?
TRIPLICE IMPEGNO – Inzaghi ha sempre ruotato gli elementi della rosa in questo periodo di partite fitte, ogni tre giorni. Una scelta indispensabile per non arrivare in fondo col fiato corto. Non si è però mai verificata una consequenzialità di tre big match. Tra Milan, Napoli e Fiorentina è difficile trovare modo e tempo di alternare i giocatori. Dopo l’impegno in Champions League il campionato non può essere snobbato, anche se le ultime vittorie hanno ridato ossigeno alla classifica. La finale di Coppa Italia ancora meno, visto il trofeo in palio in gara secca. Che scelte farà il tecnico?
SCELTE DA FARE – Le rotazioni in attacco sembrano ormai fisse. Correa e Lukaku sono la coppia di Serie A, Lautaro Martinez e Dzeko quella delle coppe. In campionato con la Fiorentina però i primi due sono stati una chiave tattica del match, pur perso, per attaccare in verticale i viola. E il belga da allora ha migliorato di molto il suo rendimento. La tentazione di cambiare qualcosa insomma c’è. Più complicata la situazione tra centrocampo e difesa. Per i mediani e i tre del pacchetto arretrato infatti le scelte sono ridotte all’osso, complice anche l’infortunio di Mkhitaryan. Inzaghi dovrà per forza di cose chiedere gli straordinari a certi elementi, oltre magari a giocarsi qualche scelta impopolare nei titolari. Scelte obbligate, rischi calcolati in un periodo durissimo.