L’Inter e la continuità solo sfiorata, si riparta dall’ultima settimana!
L’Inter deve mantenere la continuità di risultati e rendimento dell’ultima settimana di gennaio. Lo impone anche il calendario e gli obiettivi da raggiungere
ALTALENA − Inter, tocca cominciare febbraio così com’è finito gennaio: ovvero vincere e dare continuità. La pecca maggiore di questa annata a tinte nerazzurre è stata sicuramente la mancanza di linearità nei risultati e nel rendimento. Il campionato pre Mondiale ha visto un’Inter sull’altalena. Con le cinque sconfitte contro Lazio, Milan, Udinese, Roma e Juventus, per poi finire in bellezza con una qualificazione Champions League quasi insperata e un ottimo successo in casa dell’Atalanta. Un movimento ondulatorio che ha portato l’Inter a distaccarsi tantissimo dalla vetta. Il mese di gennaio, se dal punto di vista dei risultati è stato positivo (secondo posto e Supercoppa vinta), in termini di continuità è proseguito sulla falsa riga dell’ultimo triennio 2022. Un’Inter che batte il Napoli per poi pareggiare contro il Monza e perdere con l’Empoli. In mezzo la conquista a mani basse della Supercoppa contro il Milan, il passaggio in semifinale di Coppa Italia ai danni dell’Atalanta e la vittoria nel Derby domenica sera.
Inter, basta altalene
LINEARITÀ − Se a gennaio, il calendario nerazzurro è stato già di per sé fittissimo di impegni, quello di febbraio non sarà da meno. Anzi. Il secondo mese dell’anno coincide anche con il ritorno della Champions League. Il 22 ci sarà il primo atto della sfida contro il Porto negli ottavi di finale. Dunque il livello dell’asticella si alza ulteriormente: ergo, l’Inter è chiamata ad un ulteriore step di crescita (vedi anche Good Morning InterFans). La continuità dovrà essere un monito per la banda inzaghiana, la quale potrà contare a pieno regime anche su due pezzi da novanta come Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic. Entrambi assenti durante la prima parte di annata. La costanza di rendimento e di risultati è il primo principio per una grande squadra. Cosa che l’Inter ha dimostrato di essere seppur nella sua fastidiosa altalena.