Correa non segna dal 31 ottobre 2021: l’investimento dell’Inter (oggi) non si spiega
Correa è stato il fiore all’occhiello di un mercato più che mai low cost per l’Inter, dopo il ridimensionamento estivo caratterizzato da addii importanti e cessioni dolorose. L’attaccante argentino, voluto fortemente da Inzaghi anche a Milano, non sta ancora ripagando l’investimento fatto dalla società nerazzurra e lo dimostra ampiamente non solo la data dell’ultimo gol
AFFARE (FINORA) A PERDERE – La bella nonché decisiva doppietta in Inter-Udinese (2-0) del 31 ottobre 2021 equivale all’ultima esultanza di Joaquin Correa per un gol. Il classe ’94 argentino da quel momento in poi avrà anche giocato con il contagocce a causa degli acciacchi fisici ma ha messo comunque insieme 16 presenze. E a parte l’assist – altrettanto bello e decisivo – contro il Napoli, risalente al 21 novembre, delle sue prestazioni in maglia nerazzurra non resta nulla. Correa da quattro mesi produce zero per l’Inter e, dopo la sosta, saranno oltre cinque mesi che non va in rete. Per un investimento da 31 milioni di euro non è accettabile. Un investimento che al momento non si spiega, assolutamente. Tutt’altro che un affare di mercato per l’Inter. E la Lazio lo sa(peva).
DUE MESI PER DIMOSTRARE – Quel 31 ottobre 2021 è da cancellare quanto prima dalla memoria. Una data che sovrascritta con qualche giocata decisiva. Il calendario dell’Inter nei prossimi due mesi (vedi focus) mette a disposizione diverse occasioni per far ricordare all’Inter del perché di tale investimento estivo. E il ruolo più importante ora lo avrà Simone Inzaghi, che non può proprio più tenere il suo pupillo in panchina. Correa per l’Inter non “pesa” come l’altro ex biancoceleste Felipe Caicedo, arrivato a gennaio in prestito gratuito dal Genoa solo per far credere di potere contare su una rosa più lunga anche in attacco. Si parla di uno dei principali asset tecnici della rosa… e del bilancio interista. E non esiste solo la Nazionale Argentina: è con l’Inter che Correa deve tornare a giocare, segnare e far segnare i compagni. Immediatamente, perché il danno economico-sportivo sarebbe incalcolabile.