Brozovic-Eriksen, 3 motivi per cui Conte dovrebbe riprovare la staffetta
Marcelo Brozovic e Christian Eriksen sono pronti a replicare la staffetta vista in Inter-Fiorentina? Conte dovrebbe farlo per 3 motivi.
ROTAZIONE – Fiorentina-Inter di mercoledì scorso potrebbe segnare un punto di svolta per Antonio Conte. Più del gol di Romelu Lukaku al 119′, di quella gara si ricorderà l’esordio di Christian Eriksen come vertice basso di centrocampo. Una posizione fin lì prerogativa di Marcelo Brozovic, regista e centro della spina dorsale nerazzurra. Ma che il danese ha interpretato alla grande, creando così un’alternativa (fin lì inesistente) al numero 77.
RIPOSO – Questa mossa tattica permette a Conte di trovare finalmente un backup di Brozovic. Che così potrebbe garantirgli maggiore riposo. Una necessità fisiologica per il croato, visto il suo dispendio energetico in ogni gara. Replicare questa staffetta con Eriksen contro l’Udinese (sabato alle 18) sarebbe quindi propedeutico in vista della prossima settimana. Quando l’Inter affronterà i quarti di Coppa Italia. L’avversario per l’occasione sarà il Milan, in una sfida sarà ad eliminazione diretta: come contro la Juventus, servirà un Brozovic al massimo della concentrazione e della lucidità.
FIDUCIA – Schierare Eriksen come regista davanti alla difesa, già dal 1′ di Udinese-Inter, potrebbe avere anche un altro vantaggio. Se le intenzioni di Conte sono reali, sarà solo garantendogli minuti che il numero 24 potrà acquisire maggiore confidenza con questo nuovo ruolo. Contro la Fiorentina Eriksen ha mostrato grande applicazione, facendo ricredere anche chi vedeva l’arretramento del suo raggio d’azione come un depotenziamento. E invece è riuscito ad arrivare più spesso del previsto nella zona dell’ultimo tiro.
CONFUSIONE – Alcuni codici del gioco di Conte sono noti, e molti di questi riguardano proprio il regista croato. Sul quale molti avversari spesso applicano una marcatura a uomo proprio per neutralizzare il gioco dell’Inter. Pertanto, alternare Brozovic e Eriksen permetterebbe a Conte di avere uno stile di regia differente, togliendo punti di riferimenti agli avversari.