Inter e Juventus, obbligo contro miracolo: il terreno è già pronto
Inter e Juventus si giocano lo scudetto. I nerazzurri avanti di due lunghezze. La narrazione intorno al duello è già tutto un programma.
GIRO DI BOA − Arrivederci all’anno prossimo, praticamente fra cinque giorni. La Serie A ha concluso nella giornata di ieri il suo caotico 2023, che ha decretato l’Inter capolista a quota 45 punti con la Juventus dietro di due ad inseguire. Il 6 gennaio, giorno della Befana, ci sarà il giro di boa. Nerazzurri e bianconeri si giocano il fatidico, quanto inutile, titolo di campione d’inverno. L’Inter attenderà l’Hellas Verona a San Siro, mentre la Juventus sarà ospite all’Arechi della Salernitana di Pippo Inzaghi.
TERRENO − Il duello tra Inter e Juventus sta riempiendo giorno dopo giorno giornali, tv, radio e siti web. Il campionato è, secondo la stragrande maggioranza di tifosi e addetti ai lavori, cosa a due tra le acerrime rivali. Ogni narrazione, dunque, è lecita. Tra tutte spicca una ormai monotona e duratura, ma non per questo resistente ad ogni tipo di interpretazione. Ossia: l’Inter è la più forte del campionato, ha due squadre, e deve dominarlo; la Juventus operaia insegue e se riuscisse a vincerlo sarebbe un ‘miracolo’. Insomma, ci si sta preparando il terreno in vista del 26 maggio 2024.
BRODO − Un mare magnum di commenti e affermazioni, a volte distorte e discordanti tra di esse. Da ‘L’Inter gioca da sola‘ a ‘L’Inter ha fatto un mercato da RSA‘, in effetti non esiste un senso logico. Ma nella narrazione tutto fa brodo. Così come il sostenere a chiare lettere che la Juventus non può lottare per lo scudetto, nonostante il fior fiore di giocatori a disposizione: da Szczesny a Bremer, passando per Rabiot, Vlahovic e Chiesa. Senza tralasciare i vari nazionali Danilo, Kostic e Locatelli. Ma che ne sanno i parametro zero dell’Inter, che ne sanno i vari Acerbi, Darmian, Mkhitaryan, Calhanoglu, Thuram. A maggio, comunque andrà finire, qualcuno ne uscirà elogiato. Spoiler non sarà Inzaghi.