Coronavirus, Italia e quarantena: decremento, ma niente pace. Parla Conte
Coronavirus, Italia e quarantena – 25 marzo: i numeri, anche se lentamente, continuano a far sperare il Paese Tricolore (qui il bollettino di oggi). Il solo dato relativo ai contagi, però, non può far sorridere. Intanto Giuseppe Conte parla e fa riflettere un intero popolo
Coronavirus, Italia e quarantena: numeri in ribasso, ma un popolo intero piange i suoi morti
Le notizie di quest’oggi proseguono sulla scia degli ultimi tre: lieve, ma continuo, decremento che lascia ben sperare sulla bontà delle misure restrittive. In un’emergenza senza precedenti, restano pochi i motivi per sorridere. L’Italia conta e piange i suoi morti: in aumento anche il numero di deceduti tra i medici. Superate le settemila vittime in una vera e propria strage a firma Covid-19. La speranza non deve abbandonarci, nè la fiducia nel rigore adottato: restare a casa e aspettare la discesa della curva, ma la guerra al Coronavirus in Italia ha portato inevitabilmente decessi e dolore.
Coronavirus, Conte parla e lascia la Nazione senza fiato: tre motivi
Il Presidente del Consiglio sta parlando quasi giornalmente all’Italia. Coronavirus come “emergenza senza precedenti” e “shock”: quest’oggi i termini usati dal Premier fanno riflettere. Stiamo davvero attraverso una dolorosa e imprevedibile fase socio-sanitaria che sta soggiogando il mondo. Probabilmente interamente impreparato a gestire un’emergenza di queste proporzioni. “La storia ci giudicherà, ma ora è il momento dell’azione”: monito di Conte agli avversari politici o riflessione che sia, parole certamente forti e inequivocabili. Poi un sospirato “Ne usciremo”. Sì, perché, anche in tempi di Coronavirus, Italia sa stringersi e tentare la resistenza. Speranza, prudenza e cordoglio.