La Salernitana con Paulo Sousa ha cambiato modulo e stile
Paulo Sousa ha cambiato lo stile di gioco della Salernitana, a partire dal modulo. I campani giocano un 3-4-2-1 che punta alla verticalità, con un’attenzione in più alla fase difensiva rispetto all’era Nicola.
TATTICA – Paulo Sousa da quando è arrivato sulla panchina della Salernitana ha deciso di virare sul 3-4-2-1 come modulo di partenza. L’idea di gioco punta a non buttare via il pallone, scegliendo però uno stile verticale. Fulcro della manovra sono i trequartisti, chiamati a muoversi in verticale nei due sensi: venendo incontro a fare da riferimento in aggiunta ai centrocampisti per le uscite dalla difesa e anche attaccando lo spazio ad allungare la difesa avversaria. Quando invece il pallone si alza il riferimento diventa la prima punta, che è chiamata spesso a fare da sponda spalle alla porta.
STATISTICHE – La Salernitana è la penultima difesa della Serie A con 48 gol subiti. Da quando c’è Sousa sono 6 in 6 partite. Non va particolarmente meglio in casa, dove la difesa è la quarta peggiore con 20 gol al passivo. Per tiri subiti in assoluto è terz’ultima in campionato, ed è la peggiore per gol subiti su azione manovrata con 34. I campani sono quart’ultimi per possesso palla col 44,5%, dato che addirittura scende in casa al 43,8%. Per tiri creati infine sono terz’ultimi in A con 10,3 a gara.
DETTAGLI – Coulibaly è l’uomo dell’equilibrio, ed è cresciuto costantemente nelal sua esperienza alla Salernitana. Al grande lavoro fisico (primo per contrasti e per falli) unisce la capacità di portare palla in verticale (secondo per dribbling, primo per falli subiti) e di inserirsi in attacco (2 gol e 2 assist). Candreva è il punto di riferimento dell’intera squadra. Sousa lo ha spostato in avanti da trequartista, ma già prima era il vero regista della manovra offensiva: quarto per passaggi di media (primo esclusi i difensori), primo per cross, primo per passaggi chiave, terzo per tiri a partita, autore di 3 gol e 3 assist. Dia è il protagonista assoluto dell’attacco: secondo per tiri a partita, terzo per passaggi chiave, terzo per dribbling, primo per falli subiti (alla pari con Coulibaly), soprattutto miglior marcatore con 10 gol e anche migliore negli assist con 4.