Kolarov all’Inter risolverebbe tre problemi, di cui uno chiave per Conte
Kolarov all’Inter è una notizia esplosa nella serata di ieri (vedi articolo). Il possibile arrivo del difensore serbo dalla Roma andrebbe a risolvere due lacune nella rosa di Conte, una fresca e due già viste nella stagione conclusa la settimana scorsa.
DOPPIO RUOLO – Con Aleksandar Kolarov l’Inter può prendere un vero e proprio jolly difensivo. Il serbo può giocare sia come terzino sinistro, ruolo ricoperto per gran parte della sua carriera, sia come terzo centrale nella difesa a tre, dove si è “reinventato” con Paulo Fonseca per parte della scorsa stagione alla Roma. Ecco, proprio quest’ultima posizione è quella che può far più felice Antonio Conte. Fra i sei difensori centrali schierati nel 2019-2020 (contando Danilo D’Ambrosio adattato, ma non Lorenzo Pirola che è pur sempre un 2002) l’unico mancino è Alessandro Bastoni. Avere un altro sinistro, peraltro educatissimo come quello di Kolarov, sarebbe un valore aggiunto per l’Inter 2020-2021.
DUE LACUNE – L’arrivo del serbo dalla Roma, però, permetterebbe all’Inter di completare (o quasi) il lato sinistro. Con Cristiano Biraghi tornato alla Fiorentina, e Dalbert Henrique in uscita (alla pari dell’altro fuori dal progetto, Kwadwo Asamoah), Conte avrebbe una risorsa in più di grande esperienza assieme ad Ashley Young. Questo, peraltro, senza escludere l’ingaggio di un altro laterale (Emerson Palmieri?) di età inferiore. Terzo e ultimo problema da risolvere è quello dei calci piazzati. Vero, c’è Christian Eriksen, ma escluso Romelu Lukaku non c’è un mancino che li possa calciare. Kolarov qui è un maestro: l’Inter non segna su punizione diretta dal 17 aprile 2018, Joao Cancelo al Cagliari, sarebbe ora di interrompere la striscia negativa.