Inter, ribaltone Godin: da bollito a titolarissimo. Futuro ancora nerazzurro?
Le ultime uscite di Diego Godin hanno convinto Antonio Conte. L’Inter ha ritrovato il suo leader difensivo nel momento più delicato dell’anno. Il futuro dell’ex Atletico Madrid torna a tingersi prepotentemente di nerazzurro
SALISCENDI – La breve storia di Diego Godin, in nerazzurro, sembrava simile a quel giochino dell’uovo e della gallina. Nei piani dell’Inter, c’era prima l’arrivo di Antonio Conte, o quello del centrale ex Atletico Madrid? In base a chi avesse preceduto l’altro, si traevano valutazioni: “Godin non è adatto a Conte, Conte non valorizza Godin“. Il fronte si è spaccato in due. Ma non è raro trovare qualcuno che abbia parteggiato per entrambe le fazioni, perché come al solito la verità è merce complicata da etichettare in maniera univoca. Di certo, la stagione di Diego Godin ha vissuto tante vite in una sola. L’ultima, quella più recente, fa ben sperare anche per il futuro.
NUOVO LEADER – C’è stato un momento particolare della stagione, appena dopo il lockdown, in cui l’ex Atletico Madrid era stato scavalcato nelle gerarchie pure da Andrea Ranocchia. Tra il 21 giugno e il 5 luglio, su 5 partite disponibili, Godin è sceso in campo soltanto una volta (73 minuti convincenti in casa del Parma). Nelle ultime 5 uscite, Getafe compreso, Conte non l’ha mai tolto dal rettangolo verde. Fa eccezione la gara interna col Napoli, dove Godin è subentrato ad Antonio Candreva nel finale. La rotta sembra essersi invertita, nonostante l’uruguaiano conservi ancora un alone di sfortuna sulla propria testa, che spiegherebbe l’ennesimo episodio avverso con lui protagonista. Fortuna che Jorge Molina si sia fatto ipnotizzare da Samir Handanovic.
QUI ED ORA – In ogni caso, Conte ha scelto di affidarsi all’esperienza e al portfolio di Diego Godin per questa cavalcata europea. L’uruguaiano ha vinto per ben due volte l’Europa League, sempre in maglia Atletico: nel 2011/12 e nel 2017/18. Il suggestivo meccanismo del torneo, in stile Mondiale, impone un congelamento delle gerarchie a meno di cataclismi. Questo è il motivo per cui ad un sorriso raggiante, come quello di Godin, corrisponde per proprietà transitiva il muso lungo di Milan Skriniar (ne parlavamo QUI, anche in ottica mercato). Difficile prevedere l’esito della cavalcata di un’Inter lanciatissima. Ancor più complesso analizzare quanto questo possa influire sul futuro di Godin. Si parlava, infatti, di un inserimento nella trattativa col Cagliari per Alessio Cragno. Ma in questo momento storico della stagione, con la temperatura emotiva alle stelle, né Godin né l’Inter possono concedersi il lusso di guardare oltre il palmo delle loro mani.