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Spalletti: “Inter, reagisci! Assenza Icardi? Mi devasta altro, ad esempio…”

Luciano Spalletti – protagonista in conferenza stampa con Cedric Soares alla vigilia di Eintracht Francoforte-Inter, andata degli ottavi di finale di Europa League – parla della delicatissima trasferta tedesca, ma non può mancare un commento sugli assenti, in particolare Icardi. Ecco le parole di Spalletti riprese da Inter-News.it

OSTACOLO INTERNAZIONALE – L’Inter è arrivata a Francoforte dopo una giornata ricca di novità positive e negative, Luciano Spalletti ha molto rispetto dei padroni di casa: «L’Eintracht Francoforte sta facendo un grande campionato, sta giocando un calcio importante, riesce a risolvere le partite anche all’ultimo come nell’ultima sfida, per cui ha molte qualità in questo momento. Però per noi, come per loro, la vita scorre velocemente, per cui bisogna andare sempre forte e noi domani cercheremo di andare forte. Così forte che si tratta di andare a provare a fare tutto, a portare a casa più cose in questo andar veloce. Domani sera passa questo risultato, dobbiamo farci trovare pronti e avere le intenzioni corrette per quella che è l’importanza della partita, riuscendo a portare dentro le nostre ultime esperienze. Spero che i miei calciatori non si accodino alle opinioni dei giornalisti, se sono queste, perché noi abbiamo fatto bene sia in campo nazionale sia internazionale: ci sono state esperienze positive e negative. Quello che ti devasta e uccide è credere di non essere all’altezza e noi questo non lo facciamo, perché siamo venuti a giocarci la partita credendo di avere potenzialità e qualità come abbiamo fatto. Le partite precedenti in campo internazionale ci hanno dato qualcosa che si può portare dentro la gara di domani, naturalmente la differenza la faranno le decisioni che prenderemo e quanta voglia di lottare porteremo dentro la gara. Quello dell’essere pronti al confronto non ti lascia mai solo, ti fa sentire squadra e ti fa avere quella personalità e carattere che ci vogliono in un campo come questo qui».

ASSENZE PESANTI – Spalletti ovviamente viene interpellato anche sulla situazione legata a Mauro Icardi: «Quando si vestono colori come quelli dell’Inter, dell’Eintracht o di altre squadre importanti, ci sono sempre cose che non viaggiano come vorresti, ed è l’importanza del nome che hai scritto dietro, quello del club, che deve far sì che si possano gestire le insidie del ruolo che hai e saper comunque mettere in pratica la tua qualità, mettere in campo le tue caratteristiche: è il costo che devi pagare a essere un calciatore di questo livello e di questo club. Ho saputo prima di questo incontro, ma non ho avuto tempo per informarmi di quello che è successo, perché questa è una partita che ci riempie tutto il contenitore delle attenzioni che abbiamo: non abbiamo spazio per pensare ad altro, il tempo che abbiamo dobbiamo usarlo tutto per la partita perché è importantissima. Naturalmente, qualsiasi calciatore manchi diventa un dispiacere, però quello ancora più forte, che è un dispiacere extra, è il fatto di quelli che lasci a casa perché sono fuori lista: questa cosa mi devasta, dover dire ai giocatori che vorrebbero dare una mano ai compagni che non ci possono essere. Mi rattrista molto, ma alla fine in campo ci va sempre l’Inter, al di là di chi manca: è la squadra Inter che deve far valere i principi dell’essere squadra forte».

FOCUS TATTICO – Spalletti ha studiato bene l’Eintracht: «L’hanno fatto tutte le volte il discorso di spingere forte e segnare gol contro qualsiasi avversario, è una loro qualità, per cui ne conosciamo tutti i pregi e anche i difetti, perché per questa volontà ogni tanto si scompongono anche, perdono un po’ d’ordine con l’impeto di voler fare gol. La differenza la farà quella che è la gestione della partita, si dice spesso: a volte ci siamo riusciti, altre volte no. Noi abbiamo, al di là dell’ultimo periodo in cui abbiamo preso forse qualche gol in più dell’analisi generale in una valutazione più obiettiva a lungo raggio, che è il dato di fatto importante perché di solito abbiamo fatto bene a livello difensivo, mi aspetto di riprendere il passo a cui ci ha abituato la squadra, come gestione delle insidie che ci possono portare gli avversari. Dobbiamo mantenere una nostra identità perché ormai è un po’ di tempo – anche se abbiamo passato periodi e partite migliori o peggiori -, ma difficilmente ricordo partite in cui la squadra è stata totalmente allo sbando, in cui buttare all’aria e partire totalmente da zero, non ci sono presupposti e rischi di partire da zero lasciando tutto. Manteniamo la stessa composizione tattica e naturalmente si vanno a fare le attenzioni per quelle che sono le loro qualità, perché davanti hanno forza e traducono in maniera giocabile qualsiasi palla buttata addosso, però noi abbiamo tutte le carte in regola per giocare la partita. Domani sera mi aspetto, al di là delle nostre qualità, che ci si metta qualcosa di extra, anche qualcosa di più oltre a quello che abbiamo, così che qualcuno possa meravigliarsi…».

REAZIONE INTER – Dopo l’analisi degli avversari, Spalletti si concentra sulla sua Inter: «Le caratteristiche della nostra squadra sono quelle di essere squadra sia quando produce sia quando deve andare a difendere, probabilmente perché c’è il concetto di squadra e i numeri sono legati, certo andrebbe trovato l’equilibrio: continuare a fare più gol e tornare a subirne di meno, ma per questo poi siamo tutti i giorni a lavorare per cercare di perfezionarci. Prima dicevamo di essere più presenti in area di rigore e giocare di più sulla trequarti, che è la zona in cui si crea la spaccatura della linea difensiva e ci abbiamo posto l’attenzione, allo stesso tempo Lautaro Martinez è più predisposto per la manovra di avvicinamento all’area di rigore e quindi avrà dato sicuramente il suo contributo, però ci sono i ribaltamenti di fronte, gli equilibri da mantenere sempre dentro una partita e sotto questo aspetto bisogna fare attenzione, soprattutto nella partita di domani sera perché loro lasciano sempre questi due attaccanti propensi a ribaltare l’azione, a fare la fase offensiva, e li fanno partecipare di meno a quella difensiva, per questo gli si può trovare qualche spazio in cui andare a giocare, ma quando la riconquistano sono forti dal punto di vista fisico, mentale e di conoscenza. Di conseguenza dobbiamo trovare quell’equilibrio che permette di andare a prendere dei vantaggi su questi tentativi di assalto che faranno i nostri avversari, ma allo stesso tempo di poter ridare ordine e numeri alla fase difensive, al sotto pala, perché se con loro lasci spazi diventa difficile andare a difendersi. Noi siamo nelle condizioni di poterle fare tutte e due: domani sera mi aspetto una prova super da un punto di vista di carattere e risposta a quella che è stata l’ultima partita, l’ultimo risultato in campionato a Cagliari».

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