Ceferin: “Coronavirus, calcio europeo unito. Ecco tutti i piani della UEFA”
Alexander Ceferin, presidente della UEFA, ha rilasciato un’intervista alle pagine di “Repubblica”. Il tema al centro della conversazione, ovviamente, è l’emergenza Coronavirus e i risvolti nel mondo del calcio
UNITO – Ceferin parla dell’emergenza Coronavirus e delle soluzioni adottate dal mondo del calcio: «In questo drammatico momento la cosa più importante è la salute, uscire da questa crisi. Certo, il calcio interrotto simboleggia che l’Europa e il mondo si sono fermati. Sacrificare l’Europeo ha dimostrato che ogni emergenza è la nostra emergenza e che ogni club è il nostro club. La videoconferenza con Eca, Leghe, Fifpro e poi con le federazioni è stata una fantastica dimostrazione di unità e solidarietà. Questa situazione terribile rivela chi le possiede e chi no: il calcio europeo è unitissimo. Il piano della UEFA? Nessuno sa quando la pandemia finirà. Abbiamo il piano A,B e C: siamo in contatto con le leghe, con i club, c’è un gruppo di lavoro. Dobbiamo aspettare, come ogni altro settore».
PIANI – Quali sono le opzioni? La risposta di Ceferin: «Ricominciare a metà maggio, a giungo o alla fine di giugno. Poi, se non riusciamo, la stagione è persa. C’è anche la proposta di finire questa stagione all’inizio della prossima, che comincerebbe un po’ più tardi. Vediamo la miglior soluzione per leghe e club. Se i club iniziano a giocare, anche noi possiamo finire le coppe. Si possono sfruttare le stesse date. Ad esempio: martedì Milan-Inter e anche, che so, Barcellona-Juventus. Lo stesso giorno: è una situazione speciale e unica». L’Europeo? «Io penso che parta l’11 giugno 2021. Se necessario, i club dovranno adeguare il numero di partite». Il presidente della UEFA dice la sua sul taglio degli stipendi: «I contratti sono tra giocatori e club. Ma di questa crisi tutti soffriremo le conseguenze. Non c’è spazio per gli egoismi: vedremo quanta solidarietà c’è. Molti giocatori sono d’accordo».
Fonte: Enrico Currò – Repubblica.