Vecchi: “All’Inter Zaniolo apprezzato, una difficoltà allenandolo. Icardi…”
Stefano Vecchi ha allenato Nicolò Zaniolo nella scorsa stagione all’Inter Primavera ed è stato ospite dell’ultima edizione di Sky Sport 24 per dare un giudizio sul giocatore ora alla Roma (doppietta ieri al Porto in Champions League). Il tecnico, nella prima parte del campionato di Serie B in panchina al Venezia, si è espresso anche su Mauro Icardi.
PROMESSA SBOCCIATA – Stefano Vecchi non ha dubbi sulle qualità di Nicolò Zaniolo, avendolo seguito all’Inter Primavera nella passata stagione: «Come tanti ragazzi giovani che ho allenato e che si allenano nel Campionato Primavera si possono intuire le qualità del giocatore. Chiaramente il fatto che Zaniolo avesse qualità tecniche e fisiche superiori alla norma lo si vedeva chiaramente già lo scorso anno, lo dimostrava in campo sia con noi sia con la Nazionale. Grande fisicità, lo si è visto anche ieri sera con la sfida fisica con Alex Telles vinta nettamente, poi con tanti giocatori anche durante questa stagione in Serie A fisicamente sta dimostrando veramente di avere qualcosa in più, poi tecnicamente è un giocatore che non si è mai discusso. È chiaro che la difficoltà nell’allenarlo la scorsa stagione era di non farlo accontentare, di riuscire a farlo stare sempre sul pezzo e farlo allenare sempre al 100%, a volte si accontentava di qualcosa di meno viste le sue qualità, faceva qualcosa di meno del massimo. C’è stato un periodo che faceva gol tutte le partite, gli bastava far gol per giustificare magari qualche prestazione un po’ incolore: la testardaggine nel cercare di fare gol e di cercare di risolvere qualche partita da solo a volte mi ha portato a giudizi in cui si accontentava un po’, adesso sta facendo cose straordinarie e si vede la bravura di aver bruciato le tappe».
CESSIONE NECESSARIA – Vecchi spiega come Zaniolo è passato in estate dall’Inter alla Roma: «Tutti sapevano che era un giocatore di livello importante, magari in tanti si aspettavano fra qualche anno pronto: uno o due anni di esperienza in certi livelli, lui è stato bravissimo nel giro di due-tre mesi a proporsi subito e grande merito va a Eusebio Di Francesco che gli ha dato fiducia. La partita fatta col Real Madrid era di un giocatore inesperto con voglia, il fatto di riproporlo la partita dopo e la partita dopo ancora grande merito va a Di Francesco, che ha instaurato un rapporto importante col ragazzo che gli sta dando ragione. All’inizio avevo fatto un paio di telefonate per capire se si poteva portare al Venezia in Serie B, da subito avevano detto di no: Di Francesco mi ha detto che appena aveva visto i test fisici era rimasto impressionato, poi negli allenamenti aveva dimostrato qualità e ci hanno creduto da subito inserendolo all’interno del gruppo, credo che l’inserimento abbia stupito anche loro. All’Inter lo conoscevano tutti, anche in prima squadra l’hanno alleanto e do per certo che era apprezzato dallo staff e anche da Luciano Spalletti. L’Inter ha bisogno di giocatori pronti subito e il fatto di poter prendere Radja Nainggolan è stata la chiave, il fatto di poter inserire Davide Santon in quest’operazione probabilmente ha fatto pendere l’ago della bilancia, hanno deciso di sacrificare un giovane perché generalmente l’Inter sugli altri mette il diritto di recompra, evidentemente la Roma aveva visto lungo già da subito».
NON PIÙ CAPITANO – Inevitabile un commento finale di Vecchi sul caso Mauro Icardi: «Non lo so cosa può essere successo, sicuramente per una presa di posizione di questo tipo dev’essere successo qualcosa di importante. Per quello che ho vissuto io con Icardi, in quelle cinque gare che ho fatto in prima squadra, è stato un ragazzo a modo e a posto, che ci teneva alla maglia e chiaramente più di tutti a far gol, visto che vive per il gol, però è sempre stato ben voluto dalla squadra e dal gruppo. Non so cosa sia successo, se dipende più dal gruppo o da un aspetto economico e contrattuale della società, però se devo dare un giudizio dal punto di vista umano Icardi è sempre stato ben voluto da tutti».