Uva (Vice Pres. Uefa): “Pubblico in agosto? Una cosa alla volta”
Michele Uva, vice presidente della Uefa, è intervenuto oggi ai microfoni di “Tutti Convocati” dove ha parlato del percorso fatto per permettere la ripartenza del calcio in Europa
UN LAVORO COMPLESSO – Uva parla del percorso di ripartenza affrontato nei vertici del calcio europeo: «Senza dubbio è stato un lavoro complesso. La situazione era variegata, ha avuto varie porti, ma la scelta è stata di grandissima responsabilità di spostare subito l’Europeo dando la possibilità di ripartire ai campionati nazionali. Oggi 40 paesi in Europa hanno ripreso il loro percorso, è un percorso che non è ancora normale perché manca la parte meravigliosa del calcio che è il pubblico, ma bisogna sempre partire da un punto».
TORNA IL PUBBLICO? – Uva esclude per il momento che possa tornare presto il pubblico sugli spalti«Questo non è ipotizzabile, viaggiamo sempre guardando tutto quello che avviene. Facciamo con calma, molto dipende dai governi, alcune nazioni stanno già giocando con del pubblico, ma è giusto che sia una scelta nazionale e non della Uefa. La Uefa doveva mettere in sicurezza il sistema calcio».
LA FORMULA DELLE COPPE – Uva parla del nuovo format stabilito per concludere le coppe, escludendo per ora che possa essere adottato anche in futuro: «Oggi ci godiamo un po’ il recupero dell’emergenza col lavoro fatto in questi mesi. Formule nuove non sono all’ordine del giorno, è giusto chiudere questa stagione e aprire la nuova dove abbiamo dato del tempo in più sperando di arrivare all’Europeo dove abbiamo confermato le quattro gare in Italia compresa la gara inaugurale a Roma. Speriamo di arrivarci in modo sereno, pensiamo a una cosa alla volta».
IL FAIR PLAY FINANZIARIO – Uva parla anche delle modifiche al fair play finanziario: «Questo è stato il secondo grande problema da affrontare, fatto con responsabilità e condivisione dell’ECA. Lo abbiamo fatto insieme, con grande spirito di collaborazione. Abbiamo tenuto in considerazione che il Covid porterà una serie di impatti sui conti. Siamo stati fermi nel dire che il FFP veniva confermato, ma abbiamo trovato dei correttivi per andare incontro alle esigenze dei club».