Severgnini: “Icardi? Deve riconquistarsi il posto all’Inter! Wanda Nara…”
Beppe Severgnini, dopo aver commentato la vittoria nel derby Milan-Inter di domenica (vedi articolo), parla al quotidiano “La Gazzetta dello Sport” del caso Mauro Icardi e di come l’argentino, dopo le tante uscite rivedibili di sua moglie e agente Wanda Nara, sia ormai la riserva di Lautaro Martinez. Questa la seconda parte dell’intervista.
SCESO DI GRADO – Beppe Severgnini non prende certo le difese di Mauro Icardi: «Magari andrà via, ma questa situazione non va bene per lui e non va bene per l’Inter. Ci sono divorzi e divorzi, io credo che Wanda Nara abbia peccato di ingenuità. Le mogli devono fare le mogli, non i procuratori: se fai la moglie del capitano, poi, non devi fare l’opinionista in TV, tantomeno se sei pure la sua agente; e poi non devi twittare. Sono errori clamorosi. Adesso Icardi deve riconquistarsi il posto perché Lautaro Martinez non merita di essere messo in panchina: magari si gioca con due punte, vedremo».
COME RECUPERARLO – «I tifosi sono l’entità più umorale del mondo, davanti a scuse sincere e a un paio di partite fatte bene la cosa può rientrare, anche se lascia il segno. Lautaro Martinez? A me è sempre piaciuto: tutti lo paragonano a Sergio Aguero, un tipo di centravanti non tanto alto, che gioca d’anticipo, che scambia. A volte non tutto il male viene per nuocere, senza il caso Icardi c’era il rischio che Lautaro Martinez chiedesse di andare via. E magari facevamo un’altra trovata geniale tipo Philippe Coutinho e Nicolò Zaniolo: adesso l’Inter avrà capito».
DERBY – Severgnini, infine, lancia un messaggio al Milan: «State tranquilli, i derby li abbiamo persi pure noi. Hanno tutte le caratteristiche per arrivare quarti… per il terzo posto non esageriamo. Vorrei la rivincita per la semifinale di Champions League del 2003: mi ricordo ancora quell’occasione di Mohamed Kallon. Questo derby dimostra che l’Inter è una squadra: o si sciolgono insieme o giocano bene insieme. Ora penso che il vero rimpianto sia il PSV Eindhoven e non l’Eintracht Francoforte: un’Inter così nei quarti di Champions League poteva starci. Dispiace, il derby è finira la partita più bella dell’anno, quella con il PSV Eindhoven la più triste».
Fonte: La Gazzetta dello Sport – Carlo Angioni