Sconcerti avverte anche Zhang: «Golpe illecito sportivo! Non più presentabile»
Sconcerti – giornalista sportivo -, nel consueto appuntamento con la rubrica “Un cappuccino con Sconcerti” per il portale “CalcioMercato.com”, mette in chiaro la necessità di far saltare le teste ai vertici delle società coinvolte nella Super League. In casa Inter l’obiettivo diventa automaticamente il Presidente Zhang
GOLPE DA PUNIRE – Le conseguenze del fallimento della nuova competizione internazionale devono essere pagate dai Presidenti dei Club Fondatori, come sostenuto da Mario Sconcerti: «Non è vero che la Super League nasce dalla pandemia, è nata molto prima, come possono dimostrare gli archivi (vedi focus, ndr). Cancelliamo questa favola che qualcuno sta raccontando per giustificare le squadre coinvolte. Questo tentativo nasce anche da circa quattro miliardi di debiti messi insieme negli anni dalle dodici società originarie. Questo spiega la disperazione del golpe più che la sua forza. Quando comunque c’è un colpo di stato i casi sono due: o vinci e sovverti il vecchio ordine oppure i golpisti pagano. In questo caso non siamo davanti a un reato, ma a un illecito sportivo. Le squadre sono tenute a rispettare le regole delle associazioni a cui sono affiliate. Tramare per travolgerle è un illecito punibile nei modi più duri, dalla retrocessione alla radiazione. Si può arrivare a questo? No, anche se è opportuno farlo pesare ai fuggitivi. Se il golpe fallisce tutti i presidenti delle società ribelli non possono più essere presentabili. Ma l’azienda totale deve andare avanti. I precedenti sono importanti. Palmiro Togliatti varò il condono per i fascisti della pubblica amministrazione italiana. Konrad Adenauer fece la stessa cosa in Germania con gli impiegati nazisti. Non era pietà. Era che bisognava andare avanti. La continuità è una soluzione mai profumata, ma è la più conveniente». Il commento di Sconcerti, quindi, riguarda – tra gli altri – anche Steven Zhang dell’Inter e non solo Andrea Agnelli della Juventus (vedi articolo).