Sabatini: «L’Inter ha già vinto lo scudetto! E c’è un motivo ben preciso»
Sabatini – giornalista di ‘Sport Mediaset’ -, ospite negli studi di “Pressing Serie A” su Italia 1, annuncia la fine della Serie A 2020/21 con lo scudetto praticamente vinto dall’Inter di Conte ma senza riconoscere tutti i meriti all’allenatore nerazzurro, come una settimana fa (vedi dichiarazioni). E le motivazioni portate a supporto della tesi non riguardano solo la classifica
SCUDETTO NERAZZURRO – Altro giro altra corsa per Sandro Sabatini, che stavolta si porta avanti con i pronostici: «L’Inter ha questo rendimento da quando non ha più l’impegno della Champions League. Che ci siano tutte le precauzioni dei tifosi interisti e di Antonio Conte è assolutamente legittimo, ma l’Inter questo campionato lo ha già vinto. Anche per un motivo ben preciso: l’Inter ha lo scontro diretto a favore sia contro il Milan sia contro la Juventus, che dovrebbe vincere 3-0 al ritorno… Al di là della storia bianconera di Conte che risale a dieci anni fa e non c’entra nulla con quella nerazzurra di adesso, l’Inter per perdere questo scudetto deve inventarsi qualcosa di clamoroso. L’Inter può anche avere un fuoriclasse in panchina, ma anche Giovanni Trapattoni lo era e non vinceva sempre. L’Inter, al di là del fuoriclasse in panchina, ha una squadra che – da quando è uscita dalla Champions – è formata da undici calciatori che giocano e vincono. A Torino entra Christian Eriksen, che era mancato, e dà il pallone dello 0-1. L’Inter è la squadra più forte. Adesso c’è la formazione-tipo, che prima non c’era, con tre-quattro giocatori che possono entrare».
NUMERI UNO – Sabatini insiste sul concetto di squadra favorita già in partenza per la vittoria finale: «La classifica dice che l’Inter è la squadra più forte. Da qui a fine campionato cosa può cambiare? Un conto è se ragioniamo su questa squadra o con una squadra che può avere qualche defezione. A inizio stagione sono state fatte delle critiche legittime sull’utilizzo di alcuni titolari, ma non sulla qualità della rosa. Conte sta allenando da numero uno la squadra numero uno del campionato. Se l’allenatore numero uno non utilizza Eriksen o Ivan Perisic, oppure ha il doppio impegno, commette dei piccoli errori. Questa Inter con la formazione base da gennaio senza Champions vince. Il percorso di Conte è diventato difficoltoso perché all’inizio ha voluto tutelare i giocatori che aveva chiesto e ottenuto sul mercato, ma poi gli altri si sono rivelati titolari migliori. Nicolò Barella, Marcelo Brozovic ed Eriksen nella Juventus di oggi giocano titolari fissi!».