Pedullà: “Salute prima della Serie A. 1 aprile, non si può capire qualcosa”
Pedullà ritiene che la Serie A non possa abbandonare il campionato adesso. Il giornalista, in collegamento da Roma con “Sportitalia Mercato”, ha detto che bisogna vedere come evolve la diffusione del Coronavirus, prima di prendere decisioni definitive.
TEMPO DI ATTESA – Ad Alfredo Pedullà non piace chi dà giudizi netti in questo momento sul futuro della Serie A: «Damiano Tommasi nelle ultime quarantotto ore ha peggiorato la situazione. Non l’ha mai presa in pugno: ha detto smettiamo e ventiquattro ore dopo ricominciamo. La salute prima della Serie A? Questo è un paletto essenziale. Io penso anche che, in Germania, abbiano l’aureola calcistica: se loro hanno già stabilito, pur essendo in ritardo sulla terribile tabella di marcia, di ripartire l’1 o 8 maggio hanno qualche laboratorio chimico. Faccio fatica, loro pur essendo indietro credono di poter smaltire. Io sono contro l’ipocrisia, e su questo non ci sono dubbi. Io non penso che qualcuno abbia pensato a cristallizzare, perché con dodici o tredici partite non si può. Un conto è se cristallizzi il Benevento, che ha dodici o tredici punti di vantaggio, un altro Juventus e Lazio distanziate di un punto. Consumiamo il nostro tempo facendo previsioni sulla data, io questa cosa qui non l’ho mai capita. Siamo all’1 aprile, abbiamo necessità di aspettare fine aprile per capire qualcosa».