Padovan: «Inter, ecco come far gol al Liverpool! Sanchez ora più pronto»
L’Inter stasera ospita il Liverpool nella sfida valevole per l’andata degli ottavi di Champions League (QUI le ultime). Padovan – ospite negli studi di Sky Sport -, prova a capire quale potrebbe essere la chiave per far male alla squadra di Klopp. Di seguito le sue dichiarazioni
SISTEMA DI GIOCO – L’Inter stasera affronta il Liverpool in Champions League. Giancarlo Padovan spera che i nerazzurri non decidano di snaturarsi: «Io penso che l’Inter non possa snaturarsi o che comunque non si possa cambiare sistema di gioco a ridosso di una partita. Sarebbe sbagliato farlo per una partita normale, figuriamoci per quella con il Liverpool. I dati sono significativi: Nicolò Barella ha fatto più assist di tutti e Barella non c’è. Però non è il solo modo per andare in gol con il Liverpool».
CHIAVI – Prosegue Padovan: «Per andare in gol contro gli inglesi bisogna sfruttare la loro difesa che non è impenetrabile, è una difesa che subisce e si sbilancia spesso con Trent Alexander-Arnold e da quella parte si dovrebbe insistere e si può insistere anche andando nell’uno contro uno per concludere. Sono contrario al cambio di sistema di gioco e non c’è sistema di gioco migliore, forse, del 3-5-2 per quanto riguarda il lavoro degli esterni, in particolare Denzel Dumfries e Ivan Perisic che sono esterni a tutta fascia e hanno una grande capacità di mettere palloni in mezzo ma non è questa la chiave. La chiave è andare in contrapposizione nell’uno contro uno e andare in zona palla per creare superiorità numerica».
DUBBIO – Padovan commenta la probabile formazione che vede la solita Inter meno Barella e con Lautaro Martinez dal 1′: «Questa è l’Inter di base con l’assenza di Barella. Simone Inzaghi dà fiducia a chi lo ha portato in testa alla classifica, a chi ha fatto le partite più convincenti e a chi lo ha soddisfatto di più nel gioco. Il mio dubbio è Lautaro perché in questa fase mi sembrava più pronto all’assalto Alexis Sanchez rispetto a Lautaro. Non segna da molto, è vero che prima o poi segni però è un ragionamento cervellotico. E’ quasi certo che giochi Sanchez ormai con i cinque cambi, però preferiva partire dall’inizio perché si sente pronto. Poi esagera un po’ quando parla di leone in gabbia».