Mughini: “Inter controfigura della Juventus! Si gioca in 11, ma 1 glielo toglierei…”
Giampiero Mughini – giornalista e tifoso juventino -, ospite di “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco” su Italia 1, parla del “nemico” Inter capolista in vista della supersfida di domenica sera contro la sua Juventus. La minaccia non è rappresentata solo dall’ex Conte
INTER “JUVENTINIZZATA” – La settimana di Inter-Juventus è iniziata, il bianconero Giampiero Mughini è già in trincea: «L’umore ovviamente è il piacere di una grande sfida tra due grande squadre e società. Condivido alla virgola le parole di Gianluigi Buffon (vedi articolo), chi conosce Antonio Conte sa di che pasta, anzi, di che acciaio è fatto! Lo sapevamo prima che cominciasse il campionato, però dopo sei partite sono diciotto punti che non è uno scherzo. Non c’è dubbio che, ahimè, all’Inter non si è creata una colonia ma una controfigura sì, c’è un pezzo di Juventus: Conte, ovviamente Beppe Marotta che è un nome sacro per uno juventino e Kwadwo Asamoah, che non ho mai visto giocare male e lì dove sta è necessario e indispensabile. Per Inter-Juventus il giocatore che toglierei all’Inter ovviamente è Marcelo Brozovic, ma a calcio si gioca in undici, ognuno deve fare la sua parte e deve essere stra-sicuro che quella sia la sua parte. Ad esempio, tutti pensavamo che Ivan Perisic fosse uno dei gioielli dell’Inter, del calcio italiano e di quello europeo, Conte gli ha mostrato la porta per andare via…».
RICORDANDO L’INTER DI MOURINHO – Mughini non risparmia una frecciatina storica ovviamente legata alle “leggende di spogliatoio” che caratterizzano la storia del calcio: «Io non provo nessuna antipatia per José Mourinho (intervistato in esclusiva, ndr – vedi articolo), che ha vinto ma non stravinto nell’epoca in cui la Juventus era stata decapitata, ma Mourinho che è un uomo intelligente una volta nello spogliatoio ai suoi ragazzi disse di non vantarsi perché uno scudetto gli era stato assegnato arrivando terzi…».